Federal Reserve docet. La Bank of England prende esempio dalla sua collega statunitense e decide di mantenere l’attuale politica ultraespansiva, dai tassi allo 0,50% agli acquisti di assets, fino a quando la disoccupazione non raggiungerà il 7%, dall’attuale 7,8%. Poi “rivaluterà la situazione”.
Il governatore Marc Carney ha precisato che non c’è alcun impegno nè alcuna promessa: “Il sentiero (dei tassi di interesse) dipenderà sempre dalla situazione economica”. C’è da dire che il materiale che la BoE ha presentato al mercato (oltre 100 pagine di analisi) dipinge uno scenario in cui sembra possibile (sempre con qualche incertezza) che la disoccupazione possa tornare al 7% tra il 2014 e il 2015. Lo scenario peggiore vede un 9% ancora nel 2016, il migliore invece un 7% entro fine anno.
La nuova politica dovrà comunque rispettare la strategia di inflation targeting: la soglia del 7% svanirà nel nulla se prevarrà l’idea che l’inflazione, entro 18/24 mesi, possa superare di almeno 0,5 punti percentuali il target del 2% (oggi è al 2,9%). Se le aspettative di inflazione non saranno più ancorate in modo sufficiente al 2% o se il Financial Policy Committee (un organismo della stessa Bank of England) valuterà che l’orientamento della politica monetaria minaccia la stabilità finanziaria, la politica del governatore sarà rivalutata.