Le Borse europee stavano festeggiando, con listini ai massimi, l’aspettativa di un taglio del tasso di sconto della Gran Bretagna, il primo da sette anni, imposto dalla necessità di contrastare il rischio recessione dopo la Brexit. Ma la decisione della Bank of England che ha lasciato i tassi invariati, ha subito fatto invertire la rotta e franto i guadagni che sono poi ripresi. La volatilità resta sovrana. A rilanciare gli acquisti è stata la precisazione, nel comunicato Boe, che la maggior parte dei membri del Comitato di politica monetaria della banca centrale si aspetta un allentamento monetario in agosto.
I mercati si aspettavano un taglio di 25 punti base, allo 0,25%. La sterlina si era rafforzata a 1,320 su dollaro dall’1,314 della chiusura. Il nuovo cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond ha detto che l’economia sta per “entrare in una nuova fase”: addio all’austerità.
A Milano l’indice Ftse Mib sale ora dell’1,1% poco sopra quota 16.700. Francoforte +1,4%, Parigi +1,2%, Madrid +1%. Sale anche Londra (+0,8%). L’azionario europeo è sui massimi delle ultime tre settimane, sostenuto dalla forza di commodities e di auto: in forte crescita Fiat Chrysler (+3%) assieme a Bmw e Daimler.
Recupera posizioni il petrolio: Brent + 0,8% a 46,70 dollari. Ieri aveva ceduto il 4,5%. Eni sale dell’1,4% e Saipem dello 0,5%, Tenaris +1%.
Al centro delle attenzioni c’è ancora il settore bancario (indice Stoxx europeo +2%). A Francoforte avanza Deutsche Bank (+4%). Unicredit sale del 5,7%. Citigroup ha alzato la raccomandazione a Buy dal precedente Neutral. Il target price è 3,15 euro, dal precedente 2,40 euro. Il presidente Giuseppe Vita ha dichiarato stamane che è necessario “valutare un aumento di capitale, perché la vendita di asset che abbiamo avviato questa settimana non sarà sufficiente a soddisfare le richieste della Bce”.
Stamane Wolfgang Schaeuble ha detto che un eventuale intervento in grado di mettere in sicurezza le banche italiane rispetterà le regole. Accelerano Intesa Sanpaolo (+2,5%), Ubi Banca (+4,6%) e Banco Popolare (+5%). B. Pop. Emilia Romagna +5% dopo aver ceduto pro-soluto un portafoglio di crediti in sofferenza da circa 450 milioni. L’istituto sta già preparando una seconda operazione di vendita di Npl, che prevede di eseguire nella seconda parte dell’anno, il cui ammontare dovrebbe essere tra 250 e 300 milioni di euro.
Monte Paschi, al quinto giorno di rialzo, guadagna il 4,1%. Si lavora ad un piano di rafforzamento patrimoniale con l’obiettivo di vendere un pacchetto lordo da 26,6 miliardi di euro di NPL (9,6 miliardi netti) a un nuovo veicolo che finanzierebbe l’acquisto emettendo 2,6 miliardi di junior note sottoscritte da Atlante2 e 7 miliardi di senior note con garanzia dello Stato (Gacs) collocate sul mercato.
Da rilevare il rialzo di Generali (+2,5%) e di UnipolSai (+3,5%). Terna -0,5%: Citigroup ha tagliato il giudizio a Sell da Neutral. Telecom Italia perde lo 0,8%. Leonardo Finmeccanica +2%: la società fornirà un servizio integrato di supporto avionico alla flotta degli Eurofighter Typhoon inglesi, il contratto ha un valore stimato di oltre 600 milioni di euro.
Vola Banzai +9% approfittando della febbre editoriale scatenata dal duello su RCS Mediagroup (-4,5%) scontando il fatto che da oggi i titoli comprati sul mercato non possono essere conferiti alle offerte e questo quindi sta condizionando l’andamento delle azioni di via Solferino . Alla luce delle adesioni di ieri, l’Opas di Cairo Communication raggiunge l’11,29% del capitale, la cordata composta dai soci storici del gruppo editoriale affiancati da Andrea Bonomi sale al 27,82%.