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Bocciati e ripescati: da Minniti a Boldrini, solo D’Alema resta fuori

Grazie alla rete di protezione prevista dal Rosatellum bis, che consente candidature multiple nel proporzionale, una folla di ministri e pezzi da novanta della politica entra comunque in Parlamento dopo aver perso (anche malamente) la sfida per i collegi uninominali – Entrano in tanti, da Minniti a Boldrini – Resta fuori solo D’Alema.

Bocciati e ripescati: da Minniti a Boldrini, solo D’Alema resta fuori

Sommersi e poi salvati dal Rosatellum bis. Una pattuglia di ministri e pezzi da novanta delle principali forze politiche, dopo essere uscita dalla porta il 4 marzo, rientra dalla finestra a scrutinio concluso. Lo fa grazie ai paracadute multipli previsti dalla nuova legge elettorale, che consentiva di candidare la stessa persona in un collegio uninominale e contemporaneamente in ben cinque listini proporzionali. Difficile mancare il bersaglio quando si hanno così tante pallottole nel caricatore.

E infatti la rete di protezione ha funzionato come previsto. Grazie alla moltiplicazione delle candidature, hanno salvato la poltrona tanti politici illustri che erano stati (anche malamente) sconfitti nelle battaglie regolate dal maggioritario.

Ecco la lista dei ripescati più illustri:

  • Marco Minniti (Pd)
  • Andrea Orlando (Pd)
  • Dario Franceschini (Pd)
  • Roberta Pinotti (Pd)
  • Valeria Fedeli (Pd)
  • Maurizio Martina (Pd)
  • Matteo Orfini (Pd)
  • Debora Serracchiani (Pd)
  • Piero De Luca (Pd)
  • Lucia Annibali (Pd)
  • Micaela Biancofiore (Fi)
  • Sandra Lonardo Mastella (Fi)
  • Vittorio Sgarbi (Fi)
  • Claudio Borghi (Lega)
  • Alberto Bagnai (Lega)
  • Gian Luigi Paragone (M5S)
  • Gregorio De Falco (M5S)
  • Laura Boldrini (Leu)
  • Pietro Grasso (Leu)
  • Pier Luigi Bersani (Leu)

Niente da fare nemmeno con il ripescaggio, invece, per Massimo D’Alema (Leu).

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