Il colpo musicale del secolo lo ha messo a segno Vivendi, tramite la sua controllata Universal Music Publishing Group, divisione di Universal Music, la prima major discografica al mondo. Umpg ha acquisito l’intero catalogo musicale di Bob Dylan. I termini ufficiali dell’accordo non sono stati resi noti, così come la cifra, ma secondo il New York Times si tratterebbe di un affare da circa 300 milioni di dollari.
Un’intesa storica che rappresenta la più grande acquisizione di diritto d’autore per un singolo artista della storia. No a caso la Universal lo ha definito “l’accordo più significativo di questo secolo”. Un commento che in questo caso non ha nulla di eccessivo. Al centro dell’intesa ci sono infatti oltre 600 canzoni pubblicate nel corso degli ultimi 60 anni da uno dei più grandi cantautori della storia della musica mondiale. Un catalogo che comprende pietre miliari come “Blowin’ in the wind”, “Like a Rolling Stones”, “Tangled Up in Blue”, “Times are Changing”, fino ad arrivare all’epica “Murder most foul”, brano di 16 minuti pubblicato a marzo 2020 che ha anticipato l’uscita dell’ultimo album del menestrello del rock, dal titolo Rough and Rowdy Ways.
L’accordo è stato firmato direttamente con Dylan, che per anni ha controllato la maggior parte dei suoi diritti d’autore, mentre la loro amministrazione era in capo a Sony Atv, società di publishing di Sony Music cui Dylan era storicamente legato attraverso il contratto con la controllata Columbia Records.
“Rappresentare l’intera produzione di uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi, di cui è impossibile sopravvalutare l’importanza culturale, è allo stesso tempo un privilegio e una responsabilità – ha commentato Jody Gerson, presidente e amministratore delegato di Umpg – Il team globale di Umpg è onorato di essere il partner editoriale di Bob Dylan. Non vediamo l’ora di lavorare con Bob e la sua squadra per assicurare che la sua arte continui a raggiungere e ispirare generazioni di fan, cantanti e autori in tutto il mondo”.
“Non ho dubbi – ha notato da parte sua Lucian Grainge, presidente e Ad di Universal – che per decadi, se non secoli, le parole e la musica di Bob Dylan continueranno a essere cantate, suonate e apprezzate ovunque”.
Le canzoni di Bob Dylan, insignito nel 2016 del premio Nobel per la Letteratura, sono state registrate più di 6mila volte in tutto il mondo. Dall’inizio della sua carriera Dylan ha venduto più di 125 milioni di dischi e dalla fine degli anni ’80 a prima dello stop dovuto al Covid, si è esibito in circa 100 concerti l’anno nell’ambito del suo “Never Ending tour”.