La Grecia pesa, e non poco, sui conti di una delle banche più esposte alla crisi del debito della zona euro. Bnp Paribas ha chiuso il terzo trimestre 2011 con un utile di 541 milioni di euro, una perdita del 71,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a causa di un onere superiore alle attese di 2,2 miliardi di euro sul debito greco. Gli analisti prevedevano un utile di 992 milioni. Risultati inferiori alle attese anche sul fronte dei ricavi, bloccati a 10 miliardi di euro (meno dei 10,48 previsti dagli esperti), un calo del 7,6% rispetto al 2010.
La minusvalenza registrata in bilancio da 2,2 miliardi di euro, equivale al 60% dell’esposizione sovrana della banca francese al debito greco e riflette l’impegno dei creditori del settore privato a svalutare gran parte dei titoli di stato ellenici in portafoglio, si legge in una nota. Ma gli analisti non ritenevano che potesse superare il 50%.
Tra luglio e settembre Bnp ha ridotto i suoi titoli governativi della zona euro del 20,7% a 58,6 miliardi. L’esposizione alla Grecia si è ridotta da 3,5 miliardi a 1,6, quella all’Italia da 20,5 miliardi a 12,2 e quella alla Spagna da 2,7 miliardi a 0,5.