Il gruppo Bnp Paribas ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 2,86 miliardi di euro, per un incremento del 9,6%. Il risultato è arrivato grazie soprattutto alla plusvalenza da 1,8 miliardi di euro legata alla cessione del 28,7% della Klepierre. L’istituto ha però registrato anche un impatto negativo di 0,8 miliardi per la rivalutazione del debito proprio.
Tenendo conto degli elementi non ricorrenti, l’utile netto del trimestre ammonta a 2,03 miliardi, in calo del 22%. Il margine d’intermediazione si attesta a 9,86 miliardi, in flessione del 15,4% rispetto al primo trimestre 2011. Il rapporto cost/income è in aumento di 11,7 punti (69,3%) su base annua e di 0,4 punti su base congiunturale. Il risultato lordo di gestione cala del 38,7%, a 3,03 miliardi.
Quanto all’italiana Bnl, controllata dal gruppo Bnp Paribas, ha registrato un utile ante imposte di 150 milioni di euro nel primo trimestre, per una flessione dell’1,3% su base annua. Il margine d’intermediazione aumenta del 2,3%, a 816 milioni. Gli impieghi aumentano dello 0,2%, con un rallentamento tendenziale della domanda, in particolare per i mutui. I depositi crescono dell’1,6%, grazie al contributo positivo delle imprese e degli enti locali.
Il calo dei costi operativi rispetto al primo trimestre 2011 (-0,5%) consente un risultato lordo di gestione in aumento del 5,6% e un miglioramento del rapporto di cost/income dell’ 1,4%, al 54,2%. Il costo del rischio si attesta a 106 punti base rispetto agli impieghi alla clientela (+21 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2011).