La stangata passerà alla storia, eppure è frutto di un patteggiamento. Dopo un lungo negoziato con le autorità degli Stati Uniti, Bnp Paribas ha accettato di pagare una multa record da 8,9736 miliardi di dollari. Non solo: il colosso bancario francese dovrà allontanare 13 dipendenti, top manager inclusi, e sospendere per un anno le transazioni in dollari effettuate da alcuni settori del gruppo.
L’istituto si è dichiarato colpevole di associazione a delinquere e falsificazione di documenti, reati connessi alla violazione delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti su Paesi come Sudan, Cuba e Iran.
La società ha anche detto di aver violato l’International Emergency Economic Powers Act. Secondo le autorità Usa, il gruppo “ha agito come banca centrale per conto di Paesi come il Sudan”.
La pena pecuniaria supera i 4,8 miliardi di euro di profitti registrati dalla banca l’anno scorso. Gli oneri straordinari sui conti del secondo trimestre del 2014 saranno pari a 5,8 miliardi di euro. Nonostante questo, il titolo Bnp Paribas è subito schizzato al +3% stamattina in apertura di seduta alla Borsa di Parigi.