Bnl, il braccio italiano della francese Bnp Paribas, ha chiuso il 2022 con un utile ante imposte di 410 milioni, in aumento dell’8,8% rispetto al 2021. Nel quarto trimestre dell’anno lo stesso dato è stato pari a 111 milioni di euro, registrano un aumento del 41,8% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. L’utile ante imposte, precisa un comunicato della banca, è calcolato dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione Investment & Protection Services).
Bnl: crescono gli impieghi, ma cala la raccolta indiretta
Per Bnl gli impieghi sono cresciuti del 2,1% rispetto al 2021 e del 4,1% sul perimetro al netto dei crediti deteriorati, sostenuti dalla crescita dei mutui e del factoring. I depositi sono aumentati dell’8,5% rispetto al 2021, con un netto incremento in tutti i segmenti di clientela e soprattutto nel comparto imprese.
Invece la raccolta indiretta ha registrato un calo dell’8,6% a causa del contesto di mercato sfavorevole, dice la nota. Anche il margine di intermediazione, pari a 2,634 miliardi, è sceso dell’1,7% (-0,1% a perimetro costante) e il margine di interesse è sceso dell’1,3%.
Da una parte l’istituto di credito ha potuto beneficiare dell’impatto positivo del contesto di tassi sui depositi, dall’altra ha subito l’effetto del graduale aggiustamento dei margini sui crediti. Di conseguenza il risultato lordo di gestione è rimasto quasi stabile a 899 milioni rispetto all’anno prima. Nel solo quarto trimestre, il margine di intermediazione è calato dell’1,9% a 656 milioni, il margine d’interesse dello 0,2%, mentre l’utile ante imposte è balzato del 41,8% a 111 milioni.
Le commissioni sono scese del 2,2% (+1,5% a perimetro costante grazie alla crescita delle commissioni bancarie, in particolare nel segmento di clientela imprese, parzialmente compensata dalla flessione delle commissioni finanziarie). D’altro canto i costi operativi, pari a 1.735 milioni di euro, sono diminuiti del 2,5% rispetto al 2021 (-0,5% a perimetro e tassi di cambio costanti), grazie agli effetti della trasformazione del modello operativo e alle misure di adattamento (piano di pensionamento Quota 100).
Bnl: la controllante Bnp Paribas fa 10 miliardi di utile e lancia buy back
Contestualmente anche la controllante BNP Paribas, il maggior istituto di credito della zona euro, ha reso noto i dati di fine 2022 che hanno mostrato un utile netto pari a 10,2 miliardi di euro, in aumento del 7,5% su base annua: un livello mai così alto nella storia della banca. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’ utile netto è invece sceso del 6,7% rispetto all’anno precedente a 2,15 miliardi di euro, sotto le attese. Tuttavia la capogruppo ha alzato i suoi obiettivi di medio termine che ora prevedono una crescita media dell’utile netto superiore al 9% dal precedente +7% e dell‘utile per azione superiore al 12% tra il 2022 e il 2025. Inoltre Bnp Paribas ha annunciato che restituirà 5 miliardi agli azionisti attraverso due tranche di buyback nel 2023, di cui 4 miliardi relativi alla vendita di Bank of the West, recentemente completata, e 1 miliardo a titolo di distribuzione ordinaria. Alla Borsa di Parigi le azioni Bnp Paribas guadagnano il 2,74% a 62,17 euro.