Nel 2011 la Banca Nazionale del Lavoro, controllata da Bnp Paribas, ha conseguito un utile lordo di 502 milioni di euro, un aumento del 16,2% rispetto al 2010. Fondamentale per questo risultato è stata l’attribuzione di un terzo del risultato del private banking Italia alla divisione investment solutions. Un’ottima performance operativa, se si pensa che sempre nel 2011 era stato avviato un importante investimento per l’apertura di 27 nuove agenzie e 19 centri “Creo per l’imprenditore” ma nonostante ciò, i costi operativi sono aumentati del solo 1,7%.
In cifre il successo di quest’operazione vede aumentare il risultato lordo di gestione del 3,9% a 1.311 milioni di euro e un nuovo miglioramento del rapporto cost/income, di 0,6pp, al 58,2%.
Ulteriori dati del quarto trimestre vedono l’utile al lordo delle imposte a 102 milioni di euro, in aumento del 10,9% rispetto al quarto trimestre 2010.
Dal 2006, anno d’integrazione di Bnl nel gruppo parigino, la rete italiana ha migliorato la propria efficienza operativa fino a raggiungere un posizione importante nel suo settore. Tuttavia il difficile periodo per la finanza colpisce anche l’istituto di via Veneto, che vede il costo del rischio stabilmente elevato a 98pb lungo l’intero arco dell’anno.