La politica discute sulle bollette, ma le società elettriche dovranno restituire agli utenti più di 9 milioni di euro come penalità per i blackout elettrici improvvisi del 2020. Il servizio elettrico italiano migliora, ma, nonostante i buoni dati sulle minori interruzioni di corrente, i cittadini sopportano ancora disagi. L’Autorità dell’Energia ha reso noto che l’anno scorso il numero delle interruzioni di elettricità senza preavviso è calato. Giù anche la durata media dei blackout in bassa tensione, scesa dagli 86 minuti del 2019 ai 66 dell’anno scorso (-20%).
All’origine dei guasti non c’è stato sempre il maltempo. In media, 25 minuti di interruzione vanno ricondotti a cause non imputabili ai distributori e 41 minuti sono invece colpa delle società. Uno squilibrio strutturale, costoso e insoddisfacente per famiglie, piccole imprese e artigiani, che si sanerà solo con nuovi investimenti. Importanti a questo riguardo quelli annunciati da Terna e da Enel nei rispettivi piani strategici, oltre a quanto inserito nel Pnrr.
Nella suddivisione territoriale dei blackout elettrici, il Sud ha avuto le performance peggiori, con una media di 56 minuti di buio, contro i 29 del Nord e i 43 del Centro. Anche la criminalità ci ha messo lo zampino, rubando migliaia di metri di fili di rame dalle linee. Da quando è stato introdotto il meccanismo di premi e sanzioni le cose vanno un po’ meglio, ma le proteste di famiglie e piccoli imprenditori sono ancora molte e spesso a intervenire sono le associazioni dei consumatori.
L’anno scorso 27 imprese con almeno 15 mila utenti in bassa tensione hanno ricevuto premi per 38,4 milioni di euro. “E-Distribuzione rappresenta invece la quasi totalità delle penalità con 8,4 milioni di euro e 2,6 milioni associati al mancato rispetto dei livelli di mantenimento per le interruzioni con preavviso”, spiega Arera. Sempre E-Distribuzione, però, ha incassato il premio netto maggiore, pari a 33,5 milioni di euro. Contesti diversi, ovviamente, che devono spingere le aziende a massimizzare gli investimenti per prevenire i blackout.
In futuro ci saranno interruzioni di energia che metteranno a rischio la ripresa economica? Niente affatto, dice un rapporto il Winter Outlook dell’Entso-E, l’organizzazione europea delle società elettriche. Il documento smentisce anche il Ministro dello Sviluppo economico italiano, Giancarlo Giorgetti, che aveva parlato di un possibile blackout in tutta Europa a causa degli approvvigionamenti energetici. Timori eccessivi rappresentati in un paio di occasioni e legati alle posizioni della Lega sul caro bollette. Il mercato europeo, sostengono al contrario i distributori, è pronto ad affrontare eventuali difficoltà di approvvigionamento. Le centrali elettriche andranno avanti con pochissime interruzioni: i rischi maggiori, allo stato attuale, riguardano Francia, Irlanda e Malta.