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Bitcoin record: per la prima volta sopra i 50 mila dollari

Pixabay

I listini europei si prendono una pausa, mentre Wall Street riparte in quarta e il Bitcoin supera per la prima volta nella storia i 50mila dollari.

Sono queste, in estrema sintesi, le notizie finanziarie della giornata alla chiusura della Borse europee che si fermano in leggero calo, complici le prese di profitto e il lockdown prolungato della Germania per timore delle varianti del coronavirus, che stanno mettendo a dura prova anche alcune aree italiane.

Francoforte perde lo 0,32%, nonostante l’indice Zew sulla fiducia nell’economia tedesca in febbraio risultati sopra le attese.

Galleggiano Parigi +0,1% e Londra -0,09%, mentre le perdite sono più consistenti a Madrid -0,58% e Milano -0,69%.

Su Piazza Affari pesa la debolezza delle utility, in particolare un colosso come Enel -1,91%, ma anche A2a -2,01%, Italgas -1,93%, Terna -1,72%, Snam -1,66%, Hera -1,65%. Si fanno sentire inoltre alcuni realizzi sulle banche, Bper -1,46%. In controtendenza nel settore Mps, +1,25% dopo la debolezza della vigilia.

Sono contrastati i titoli petroliferi, bene Saipem +1,61% e Tenaris +0,16%, mentre passa in rosso Eni -0,48%. Fuori dal listino principale calamita l’attenzione Saras +13,73% dopo la firma di un protocollo d’intesa con Enel Green Power per avviare la decarbonizzazione della raffineria di Sarroch in Sardegna. Per il broker Bestinver gli attuali livelli del titolo sono “molto depressi e rappresentano un’interessante opportunità d’investimento con una prospettiva a medio termine”. Secondo un trader, “i portafogli dei fondi erano abbastanza scarichi di questo titolo a causa del basso livello delle azioni”.

Progressi per Campari +0,73%, Stellantis +0,72%, Nexi +0,97%. 

Sul mercato del debito lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 89 punti base (-1,76%), con un leggero incremento dei tassi (Btp  +0,54%). Il sentiment resta favorevole nell’attesa che il premier Mario Draghi ottenga la fiducia in Parlamento, anche se già si vedono numerose crepe nell’ampia maggioranza. Sul primario, nella prima vendita di obbligazioni dell’era Draghi si registrano richieste record per i nuovi Btp a 10 e 30 anni che, secondo quanto scrive Radiocor, avrebbero superato i 130 miliardi di euro.

Sul mercato monetario l’euro-dollaro è poco mosso, in area 1,21. 

Mentre le valute tradizionali si muovono in una forbice ristretta, il bitcoin anche oggi sfodera effetti speciali e vola per la prima volta nella storia oltre i 50mila dollari toccando un picco di 50.302 dollari, per poi ripiegare sotto i 49mila dollari. Un anno fa la criptovaluta più famosa non valeva nemmeno 6000 dollari, dopo una discesa repentina all’inizio della pandemia. Impressionate è dunque la galoppata compiuta nell’arco di 12 mesi e l’accelerazione delle ultime settimane, dovuta al sostegno di alcuni pesi massimi: Tesla, che ha annunciato di aver investito1,5 miliardi di dollari in bitcoin e di accettare pagamenti con questa valuta digitale per le sue auto; la banca statunitense BNY Mellon che offrirà un servizio di custodia e compravendita di bitcoin per i suoi clienti; Mastercard, che starebbe valutando di consentire l’impiego della valuta digitale per alcune transazioni.

A Wall Street beneficiano di questa situazione i titoli delle criptovalute e delle aziende legate alla blockchain tra cui Silvergate Capital Corp, Riot Blockchain e Marathon Patent Group. La Borsa statunitense aggiorna complessivamente i suoi massimi con gli investitori che puntano su titoli sensibili all’economia, sulle speranze che un maggiore stimolo fiscale possa contribuire a un rimbalzo. Sono in evidenza i titoli finanziari, minerari ed energetici. Rallenta invece l’indice dei tecnologici e il Nasdaq si muove al momento sotto la parità.

Il petrolio è poco mosso, dopo i recenti guadagni. Il Brent si muove poco sopra i 63 dollari dollari al barile, mentre greggio texano scambia in rialzo avvicinandosi alla soglia dei 60 dollari, anche a seguito della morsa del gelo che attanaglia e il Taxas bloccando le attività. Oro in calo: il future aprile 2021 perde circa l’1% e scambia a 1803,40 dollari l’oncia.

In ambito macroeconomico Eurostat segnala che nell’ultimo trimestre del 2020, l’economia della zona euro ha visto una contrazione minore rispetto a quanto inizialmente stimato e l’occupazione è aumentata rispetto ai tre mesi precedenti nonostante i lockdown dovuti alla pandemia. Il pil del blocco si è contratto dello 0,6% su base trimestrale nel periodo ottobre-dicembre, con un calo del 5,0% su base annua. Eurostat aveva stimato in precedenza una contrazione dello 0,7% su trimestre e del 5,1% su anno.

Secondo l’ufficio statistico dell’Unione Europea, inoltre, l’occupazione è cresciuta dello 0,3% su trimestre negli ultimi tre mesi del 2020, dopo un aumento trimestrale dell’1,0% nei tre mesi precedenti, pur risultando ancora in calo del 2% rispetto a un anno prima.

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