Prima o poi doveva arrivare, e così è stato. L’altolà di Bruxelles al Bitcoin, ampiamente atteso, è arrivato dopo quello della Banca Centrale cinese: ora anche l’European Banking Authority (EBA) scende in campo per avvertire i consumatori sui rischi legati a queste monete virtuali in fortissima ascesa. ”I consumatori potrebbero perdere il proprio denaro perché non sono tutelati da una regolamentazione. Inoltre, non vi è alcuna garanzia che il loro valore rimarrà stabile”, scrive il watchdog europeo, ricordando che le piattaforme di scambio delle monete virtuali non sono regolate né vi sono banche con depositi in moneta virtuale.
Non solo: i “portafogli digitali” nei quali vengono conservati Bitcoin & co. si trovano su pc, laptop e smartphone, “luoghi facilmente violabili dagli hacker”. Non mancano già denunce di persone che hanno perso le loro monete virtuali con esigue speranze di recuperarle. Le transazioni con denaro virtuale, inoltre, dal momento che garantiscono un elevato grado di anonimato possono nascondere attività illegali o criminali.