Per 38 lavoratori di Bio-On arrivano la cassa integrazione straordinaria e gli stipendi arretrati relativi a dicembre e gennaio.
La società, che lo scorso 20 dicembre ha dichiarato fallimento, ha concluso l’accordo per il ricorso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per crisi aziendale. Lo annunciano i curatori Antonio Gaiani e Luca Mandrioli. La domanda per la Cigs che a breve sarà presentata al ministero del Lavoro “riguarderà 38 lavoratori per una durata di dodici mesi a partire dal 22 gennaio, con eventuale riduzione di orario o sospensione a zero ora settimanali”, si legge in una nota.
Non solo. Dopo “l’erogazione di nuova finanza da parte dell’istituto di credito Emilbanca, nei prossimi giorni verranno pagati gli stipendi dei lavoratori dipendenti maturati durante l’esercizio provvisorio” di Bio-on, fanno sapere Gaiani e Mandrioli. Nel dettaglio si tratta delle spettanze “relative a quota parte delle retribuzioni del mese dicembre 2019 (periodo 20 dicembre 2019-31 dicembre 2019) e un acconto nella misura dell’80% delle retribuzioni dovute per il mese di gennaio 2020, oltre al conguaglio irpef 2019″.
Bio-On, ex unicorno dell’Aim ha visto azzerati i suoi vertici societari sulla scia di un’inchiesta aperta dalla Procura di Bologna con l’accusa di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato.
In Borsa, nel 2018 Bio-On aveva superato il miliardo di capitalizzazione e il 23 luglio 2019 veleggiava a quota 55,3 euro per azione, ben lontano dal prezzo di quotazione fissato nel 2014 a 5 euro. Dal giorno successivo il destino della società è cambiato radicalmente in seguito agli attacchi del fondo americano Quintessential che hanno dato il via alle indagini e hanno portato alla fine della parabola borsistica di Bio-On, sospesa definitivamente dalle contrattazioni il 23 ottobre.