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Bilancio Ue, tutto da rifare: manca l’accordo, vertice rinviato

Nulla di fatto a Bruxelles. Come ampiamente previsto dai vari leader europei, il vertice straordinario per l’approvazione del bilancio pluriennale Ue 2014-2020 non ha prodotto alcun risultato. Anzi, la trattativa è ancora in alto mare. Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche a margine del summit, i 27 hanno fatto proprie le parole salomoniche di Jean Claude Juncker: “Non ci sono né vincitori, né vinti”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo. 

I capi di Stato e di Governo, secondo le stesse fonti, hanno affidato al presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, il “mandato” di presentare una terza bozza di compromesso. Il nuovo testo sarà discusso in una successiva riunione.

In precedenza fonti italiane avevano ammesso che tutte le delegazioni preferivano la strada del rinvio piuttosto che quella della trattativa ad oltranza. In particolare, per il Governo di Roma lo slittamento sarebbe stato “meno drammatico” che una rottura con paesi come la Gran Bretagna.

Fin qui il più insoddisfatto sembra proprio il leader inglese, David Cameron, che deve assolutamente difendere lo “sconto” britannico e portare a casa un taglio sostanziale del bilancio Ue da dare in pasto agli euroscettici del suo partito. Anche la Germania – sostenuta da Londra – insiste per tagliare altri 30 miliardi al bilancio, mentre la Francia è decisa a difendere fino alla fine i fondi per la Politica agricola comune. 

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