Il titolo della 60. Esposizione è tratto da una serie di opere realizzate dal collettivo Claire Fontaine a partire dal 2004: sculture al neon di diversi colori che riportano l’espressione “Stranieri ovunque” in più lingue, espressione a sua volta ripresa dal nome di un collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva il razzismo e la xenofobia in Italia: Stranieri Ovunque. Il contesto dell’opera è un mondo disseminato di guerre e crisi di varia natura legate al movimento delle persone attraverso nazioni, territori e confini. Si tratta di crisi che riflettono le insidie e i pericoli presentati da questioni di lingua, traduzione e nazionalità, e che a loro volta mettono in luce le differenze e le disparità governate da identità, nazionalità, razza, genere, sessualità, libertà e ricchezza. In questo panorama, l’espressione “Stranieri ovunque” assume diversi significati. In primo luogo, ovunque si vada e ovunque ci si trovi, si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo ovunque. In secondo luogo, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova, in realtà e nel profondo si è sempre stranieri.
La Mostra presenta 331 artisti e collettivi vissuti o che vivono in e tra 80 Paesi, inclusi Hong Kong, Palestina e Porto Rico, a testimonianza di come gli artisti da sempre viaggino e si spostino per i più svariati motivi. L’attenzione principale della Biennale Arte 2024 è quindi rivolta a quegli artisti che sono stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, esiliati o rifugiati, in particolare a quelli che si muovono tra il Sud e il Nord del mondo. Come principio guida, la Biennale Arte 2024 ha privilegiato artisti che non hanno mai partecipato all’Esposizione Internazionale, anche se alcuni di loro hanno già esposto in un Padiglione Nazionale, in un Evento Collaterale o in una passata edizione della Esposizione Internazionale. Un’attenzione particolare è riservata ai progetti all’aperto, sia all’Arsenale sia ai Giardini, e a un programma di performance durante i giorni di pre-apertura e nell’ultimo fine settimana della 60. Esposizione.
Lista dei 331 artisti partecipanti
I Paesi partecipanti
La Mostra sarà affiancata da 87 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i Paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Repubblica del Benin, Etiopia, Repubblica Democratica di Timor Leste e Repubblica Unita della Tanzania. Repubblica di Panama e Senegal partecipano per la prima volta con un proprio padiglione. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è a cura di Luca Cerizza, con il progetto Due qui / To hear dell’artista Massimo Bartolini, che include contributi appositamente ideati da musiciste/i e da scrittrici/scrittori. Il Padiglione della Santa Sede, promosso dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Cardinale José Tolentino de Mendonça, avrà luogo quest’anno nella Casa di reclusione femminile di Venezia alla Giudecca. La mostra ha come titolo Con i miei occhi ed è a cura di Chiara Parisi e Bruno Racine.
Il Comune di Venezia partecipa con un proprio Padiglione, il Padiglione Venezia, ai Giardini di Sant’Elena.
Gli eventi collaterali
I 30 Eventi Collaterali approvati dal Curatore e promossi da enti e istituzioni pubbliche e private senza fini di lucro, sono organizzati in numerose sedi della città di Venezia e propongono un’ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la Mostra (Lista allegata).
Progetti speciali realizzati dalla Biennale di Venezia – Polveriera austriaca, Forte Marghera, Mestre
Dieci opere dell’artista italiana Nedda Guidi (Gubbio, 1927 – Roma, 2015), presente in concorso nell’Esposizione Internazionale, saranno esposte a Forte Marghera all’interno dell’edificio chiamato Polveriera Austriaca. «Invitata per le tecniche innovative adoperate nella scultura in ceramica – ha spiegato Adriano Pedrosa – Guidi unisce la figura dell’esperto artigiano col genio dell’arte, non una ‘semplice’ ceramista ma una scultrice fondamentale per l’evoluzione della ceramica contemporanea».
– Padiglione delle Arti Applicate, Arsenale, Sale d’Armi
L’artista brasiliana Beatriz Milhazes (n. 1960), nota per il suo lavoro che sovrappone l’immaginario culturale brasiliano e i riferimenti alla pittura modernista occidentale, presenterà sette dipinti e altrettanti collage di grandi dimensioni. Il progetto del Padiglione, quest’anno a cura di Adriano Pedrosa, è arrivato alla sua ottava edizione ed è frutto della collaborazione tra La Biennale e il Victoria and Albert Museum (V&A) di Londra.
Biennale College Arte
Agnes Questionmark, Joyce Joumaa, Sandra Poulson, Nazira Karimi sono gli autori dei progetti finalisti della 2a edizione di Biennale College Arte 2023/24, che accederanno a un contributo di 25.000 euro per la realizzazione del lavoro finale. Le loro opere saranno presentate, fuori concorso, come parte della 60. Esposizione. Al bando di partecipazione hanno aderito oltre 150 giovani artisti/e emergenti under 30 provenienti da 37 paesi in tutto il mondo.
Leoni d’Oro alla carriera della Biennale Arte 2024
Sono stati attribuiti ad Anna Maria Maiolino, artista brasiliana (italiana di nascita), e a Nil Yalter, artista turca (residente a Parigi), i Leoni d’Oro alla carriera della Biennale Arte 2024. Il riconoscimento verrà consegnato sabato 20 aprile 2024 durante la cerimonia di premiazione e inaugurazione della Biennale Arte 2024 a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia.
Biennale Sessions, il progetto per le Università
Per il tredicesimo anno consecutivo La Biennale dedica il progetto Biennale Sessions alle Università, alle Accademie e a tutte le istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo delle arti, dell’architettura e nei campi affini. L’obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratuitamente e assistenza all’organizzazione del viaggio e soggiorno.
Educational
La Biennale di Venezia, nel corso dell’ultimo decennio, ha dato crescente importanza all’attività formativa, sviluppando un forte impegno nelle attività cosiddette “Educational” verso il pubblico delle Mostre, le università, i giovani e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. Con le due ultime grandi Mostre – la Biennale Arte 2022 e la Biennale Architettura 2023 – sono stati complessivamente 130.298 i soggetti coinvolti, di cui 71.525 i giovani partecipanti alle attività Educational. Anche per il 2024 è prevista una vasta offerta che si rivolge a singoli e gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e università. Tutte le iniziative puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti, sono condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio. (Scheda allegata)
L’offerta editoriale e il Progetto grafico
Il catalogo ufficiale, dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, è composto di due volumi. Il Volume I è dedicato alla Mostra Internazionale a cura di Adriano Pedrosa. Nelle prime pagine alle due brevi introduzioni del Presidente Pietrangelo Buttafuoco e del Presidente Roberto Cicutto, segue un’intervista ad Adriano Pedrosa di Julieta Gonzàles. La prima parte del volume è dedicata ai saggi critici e alcune “Conversations”, tra cui le intervista ai Leoni d’Oro alla carriera, Anna Maria Maiolino e Nil Yalter, la seconda parte è dedicata alla presentazione degli artisti esposti divisi in due sezioni principali: Nucleo Storico e Nucleo Contemporaneo. Ogni artista è introdotto da un testo critico di approfondimento e il suo lavoro è illustrato da un apparato iconografico. Il Volume II è dedicato alle Partecipazioni Nazionali e agli Eventi Collaterali. La Guida della Mostra è studiata per accompagnare il visitatore lungo il percorso espositivo. L’identità grafica e il design delle pubblicazioni della Biennale Arte 2024 è firmata da Estudio Campo (Paula Tinoco, Roderico Souza, Carolina Aboarrage) di San Paolo del Brasile.
I tre volumi sono editi da La Biennale di Venezia.
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