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Biennale Architettura di Venezia dal 10 maggio al 23 novembre 2025: tutte le informazioni utili per il pubblico

La 19° Mostra Internazionale di Architettura apre al pubblico da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera. La pre-apertura avrà luogo nei giorni 8 e 9 maggio, la cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà sabato 10 maggio 2025

Biennale Architettura di Venezia dal 10 maggio al 23 novembre 2025: tutte le informazioni utili per il pubblico

Per la prima volta, la Mostra presenta oltre 750 partecipanti: architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e programmatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti, e molti altri. Il gruppo di partecipanti che ne è scaturito abbraccia diverse generazioni: da professionisti esperti che a novant’anni sono ancora in grado di innovare a neolaureati che hanno appena intrapreso la propria carriera. Vincitori del Premio Pritzker, ex Curatori della Biennale di Venezia, premi Nobel, Professori Emeriti compaiono accanto ad architetti e ricercatori emergenti. Questo processo di inclusione riflette il nostro impegno verso un’ampia gamma di diverse prospettive. “Intelligens” il titolo di questa edizione curata da Carlo Ratti si propone come una sfida la tradizione dell’architetto come unico creatore, con gli altri professionisti relegati a ruoli di supporto. Un modello di autorialità più inclusivo, ispirato alla ricerca scientifica. La Biennale di Venezia deve collaborare con altre istituzioni. Intelligens ha così stretto connessioni con altre Istituzioni globali, con la COP30 delle Nazioni Unite a Belem, con la C40, con la Baukultur Alliance di Davos, con il Soft Power Club e molti altri. Il suo programma pubblico, GENS, ospiterà una serie di incontri e conversazioni, coinvolgendo audience di ogni portata.

Le Corderie

“Le Corderie si aprono con un dato crudo: mentre le temperature globali aumentano, la popolazione mondiale diminuisce. È questa la realtà che gli architetti devono affrontare nell’età dell’adattamento. Partendo da qui – spiega Ratti – i visitatori attraverseranno tre mondi tematici: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence. La mostra culmina quindi nella sezione Out con una domanda: possiamo guardare allo spazio come una soluzione alle crisi che affrontiamo sulla Terra? La nostra risposta è no: l’esplorazione dello spazio non è una via di fuga, ma un mezzo per migliorare la vita qui, nell’unica casa che conosciamo.” “Ogni sezione è concepita come uno spazio modulare e frattale, un organismo che collega progetti su larga e piccola scala creando una rete di dialogo. Il progetto espositivo a cura dello studio di architettura e design Sub diretto da Niklas Bildstein Zaar, e il design grafico di Bänziger Hug Kasper Florio rispecchiano l’interconnessione di cui abbiamo bisogno per sopravvivere. Ulteriori strati digitali amplificano ed espandono le conversazioni, aggiungendo una nuova dimensione alla Mostra.”

Venezia laboratorio vivente

Con il Padiglione Centrale in fase di ristrutturazione per tutto il 2025, Venezia non ospiterà solo la Biennale Architettura, ma diventerà un laboratorio vivente. La città stessa – una delle più esposte e vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici – farà da sfondo a un nuovo tipo di Mostra, in cui installazioni, prototipi ed esperimenti saranno sparsi tra i Giardini, l’Arsenale e altriquartieri.

College Architettura

Sono 8 i progetti selezionati per la 2a edizione di Biennale College Architettura 2024-2025: Joelle Deeb (Repubblica Araba Siriana), Jia Wei Huang (Malesia), Caterina Miralles Tagliabue (Spagna), Agnes Thomasina Parker (Inghilterra), Lucia Rebolino (Italia), Tanvi Khurmi (Canada), Rita Espinha Dos Santos Abreu Morais (Portogallo), Florian Kilian Jaritz (Germania), Franziska Gödicke (Germania), Jaakko Julius Heikkilä (Finlandia), Emil Oscar Lyytikkä (Finlandia). L’obiettivo del College Architettura 2025 è quello di 19. Mostra Internazionale di Architettura. Al bando di partecipazione hanno aderito oltre 200 provenienti da 49 paesi in tutto il mondo. Gli otto progetti potranno accedere a un contributo di 20.000 euro per la realizzazione del lavoro finale. Le opere realizzate saranno presentate, fuori concorso, come parte della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., a cura di Carlo Ratti.

Paesi partecipanti

66 partecipazioni nazionali organizzeranno le proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini (26), all’Arsenale (25) e nel centro storico di Venezia (15). Le nuove partecipazioni sono 4: Repubblica dell’Azerbaijan, Sultanato dell’Oman, Qatar, Togo.

Padiglione Italia

Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è a cura di Guendalina Salimei con il progetto TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare.

Santa Sede

Il Padiglione della Santa Sede, promosso dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Cardinale José Tolentino de Mendonça, avrà luogo quest’anno nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice (Fondamenta S. Gioacchin, Castello 450. La mostra ha come titolo “Opera aperta” ed è a cura di Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti.

Padiglione Venezia

Il Comune di Venezia partecipa con lo storico Padiglione Venezia ai Giardini, con l’allestimento della mostra dal titolo Biblioteche. Costruendo l’intelligenza veneziana. Il Padiglione cittadino avrà una sua emanazione in altri spazi istituzionali e nelle sedi dell’Università Iuav di Venezia.

Tutti gli altri eventi e l’impegno per il clima

Inoltre, in tutto il periodo ci saranno eventi collaterali, progetti speciali, il progetto Biennale sessions con le Università e Istituti di Formazione Superiore, senza dimenticare l’impegno per il contrasto climatico, un percorso che la Biennale ha avviato già dal 2021 e che con quest’anno vede nuovamente l’obiettivo di ottenere la certificazione della “neutralità carbonica”. Il Manifesto di Economia Circolare lanciato da Carlo Ratti, con la guida di Arup e il contributo della Ellen MacArthur Foundation, rafforza l’impegno della Biennale in questo obiettivo, promuovendo un modello sempre più sostenibile per la progettazione, l’installazione e il funzionamento di tutte le sue attività e manifestazioni. La sfida è quella di creare padiglioni e spazi che siano esempio di un pensiero circolare audace che generi un’eredità duratura in termini di sostenibilità. L’obiettivo è quello di eliminare gli sprechi, facendo circolare i materiali e rigenerando i sistemi naturali, dimostrando così che l’architettura e l’ambiente costruito possono coesistere in armonia con il nostro pianeta.

Informazioni per accedere:

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