Il presidente Joe Biden si ritira? Un articolo del New York Times ha innescato un acceso dibattito politico negli Stati Uniti, suggerendo che l’inquilino della Casa Bianca potrebbe abbandonare la sua candidatura per la rielezione. Secondo fonti anonime citate dal quotidiano Usa, Biden sta considerando questa opzione dopo la disastrosa performance nel dibattito televisivo su CNN e le difficoltà nel mantenere un vantaggio significativo su Donald Trump, che nel frattempo gode della difesa della Corte Suprema. La Casa Bianca ha respinto categoricamente queste speculazioni, definendole “assolutamente false”, ma la notizia ha scatenato un’ondata di speculazioni e discussioni sulle implicazioni politiche e strategiche per il Partito Democratico e per il futuro della presidenza stessa.
La reazione della Casa Bianca: “Falso e categorico”
La Casa Bianca ha risposto prontamente all’articolo del Times, smentendo fermamente ogni insinuazione riguardante un possibile ritiro di Biden. Il portavoce Andrew Bates ha dichiarato in modo chiaro: “Questa affermazione è assolutamente falsa. Se il New York Times avesse concesso più tempo per commentare, avremmo immediatamente smentito questi rumor infondati”.
Nonostante le negazioni ufficiali, fonti anonime vicine al presidente descrivono un leader la cui lucidità mentale sembra vacillare, sebbene l’amministrazione continui a respingere qualsiasi segnale di declino. Il cerchio interno di Biden si è ristretto a pochi fidati, inclusi la moglie, la sorella, il figlio Hunter e consiglieri che cercano di mantenere una visione ottimistica della situazione.
Il punto critico è stato toccato durante un evento di raccolta fondi a McLean, Virginia, dove Biden ha ammesso con autoironia di non aver brillato nel dibattito, motivando la sua pessima performance alla stanchezza accumulata dai recenti viaggi internazionali. Tuttavia, questi viaggi si erano conclusi 11 giorni prima dell’incontro televisivo. Dopo un breve periodo di riposo e un ritiro al ranch di Camp David per prepararsi al confronto con Trump, le critiche sono aumentate.
I Democratici sotto pressione: pesare i rischi e le opportunità
Nel frattempo, i democratici si trovano di fronte a una decisione cruciale. La discussione sulla sostituzione di Biden solleva domande fondamentali: sarebbe più vantaggioso per il partito continuare con Biden o optare per un nuovo candidato? Le opinioni divergono all’interno del partito, con alcuni sostenitori che vedono un potenziale beneficio nell’introdurre un volto nuovo per energizzare la campagna e attirare nuovi sostenitori. Come Howard Wolfson, consulente democratico, che ha espresso dubbi sul fatto che Biden possa riprendersi e riuscire a battere Donald Trump: “Se stai guidando la tua macchina dritto verso una scogliera, ci sono sicuramente rischi nel deviare a destra o a sinistra invece”. Altri invece sono più cauti riguardo alle implicazioni di un cambiamento così drastico a questo punto della corsa.
Se Biden dovesse effettivamente ritirarsi, i democratici affronterebbero sfide logistiche e politiche significative. Il processo di selezione di un nuovo candidato in fase avanzata della campagna comporterebbe un’accelerazione senza precedenti e potrebbe dividere ulteriormente il partito. Inoltre, qualsiasi nuovo candidato dovrebbe affrontare immediatamente l’attacco dei Repubblicani e stabilire rapidamente una campagna efficace.
Una delle opzioni discusse è quella di nominare il vicepresidente Kamala Harris come sostituto di Biden, un’ipotesi che ha il supporto di alcuni democratici influenti. “Il vantaggio che Kamala Harris ha in questa ipotesi è che è stata già completamente vagliata”, ha spiegato Elaine Kamarck, membro del Comitato Nazionale Democratico. “Probabilmente sappiamo tutto ciò che c’è da sapere su di lei, cosa che non si può dire per altri candidati. Inoltre, è stata alla Casa Bianca per quattro anni, quindi ha molta notorietà.”
Un analista politico democratico ha commentato: “Kamala Harris ha dimostrato la sua capacità di gestire le responsabilità della vicepresidenza e sarebbe una candidata con esperienza e notorietà nazionale. Questa mossa potrebbe garantire una transizione relativamente senza intoppi e ridurre le fratture interne al partito”.
Speculazioni o meno, la strada verso la rielezione per il presidente Biden si è improvvisamente fatta burrascosa.