Il presidente americano Joe Biden è in Medio Oriente: un viaggio che non poteva partire peggio dopo il brutale e criminale bombardamento dell’ospedale Al-Ahli a Gaza, con rimpallo di accuse tra Hamas ed esercito israeliano per la responsabilità. Per il presidente americano l’attacco non sembra colpa di Israele ma “dell’altra parte” e ha chiesto ai suoi consiglieri di “continuare a raccogliere informazioni su cosa sia successo esattamente”. Ciò che è certo sono i morti che si contano a centinaia (almeno 500 e 300 feriti). E le proteste dilagano in Cisgiordania e a Tunisi, mentre gli scontri al confine tra Libano e Israele diventano sempre più violenti. Salta il vertice ad Amman, Giordania, previsto per oggi con Biden, il re giordano Abdallah II, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e soprattutto il leader dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas.
Biden: “Hamas non rappresenta tutti i palestinesi”
Biden cammina in equilibrio fra sostegno a Israele e moderazione. “L’America è in lutto con voi e sta piangendo con voi”, ha detto il presidente americano in conferenza stampa con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Israele avrà quello di cui ha bisogno per difendersi” dai miliziani di Hamas che “hanno commesso delle atrocità che fanno sembrare l’Isis forse più ragionevole. “Hamas ha massacrato oltre 1300 persone, inclusi 31 americani. Hanno preso tantissimi ostaggi, anche bambini. Immaginate questi bambini che si erano nascosti dai terroristi, cosa hanno passato è ben oltre la mia capacità ci comprendere”. Poi la moderazione: “Dobbiamo tener presente che Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese”.
Biden sull’ospedale bombardato a Gaza: “Indignato e rattristato”
Per quanto riguarda l’ospedale bombardato a Gaza, Biden si è detto “indignato e profondamente rattristato” per le numerose vittime innocenti. E sulla responsabilità del terribile attacco ha detto: “In base a quello che ho visto sembra che fosse dall’altra parte, ma ci sono molte persone là fuori che non ne sono sicure”. Un dura sfida politica per Biden che ha deciso di entrare in campo in prima persona per evitare la tempesta e raddrizzare la rotta.
Netanyahu: “Sostegno Usa chiaro messaggio ai nemici”
“Il 7 ottobre in proporzione è come 20 volte l’11 settembre”, ha detto il premier israeliano. “Abbiamo visto il tuo sostegno ogni giorno. Un chiaro messaggio ai nostri nemici. Il mondo l’ha visto in modo chiaro”. Ha poi aggiunto: “Come il mondo si è unito per sconfiggere il nazismo e si è unito per sconfiggere l’Isis, dobbiamo essere uniti per sconfiggere Hamas. Israele è unito per sconfiggere Hamas”.