La Russia “ritiri le truppe dal confine ucraino”. E’ quanto ribadito dal vicepresidente Usa, Joe Biden, che si è recato oggi in Ucraina per porre fine alle polemiche sul rispetto degli accordi di Ginevra riguardanti Mosca e Kiev.
Questa mattina Biden ha incontrato sia il presidente Alewander Turchinov che il premier Arseni Yatseniuk e avrà un colloquio anche con i deputati della Rada Suprema, il Parlamento di Kiev.
“È ora che la Russia smetta di parlare e cominci a passare all’azione per rispettare gli accordi di Ginevra”, ha dichiarato Biden nella conferenza stampa a seguito del colloquio con il premier Arseni Yatseniuk, chiedendo a Mosca di “convincere i separatisti filo-russi” a deporre le armi e ad abbandonare gli edifici occupati nelle città del sud-est dell’Ucraina. “Non è tanto difficile da fare. Non permetteremo che questo diventi un processo interminabile”, ha avvertito.
Gli Stati Uniti sono a fianco dell’Ucraina di fronte a “minacce umilianti” e sono pronti ad “assistere” l’Ucraina anche rendendola meno dipendente dal gas russo, ha dichiarato il vice presidente Usa rivolgendosi ai parlamentari ucraini. “La possibilità di creare un’Ucraina unita è alla vostra portata e noi vogliamo essere vostri partner e vostri amici in questo progetto”, ha concluso Biden.
Lo scorso lunedì il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov, ha incolpato Kiev di aver “violato gli accordi di Ginevra”, finalizzati ad evitare l’escalation del conflitto. Il 17 aprile scorso Russia, Usa e Ucraina hanno raggiunto un accordo a Ginevra per cercare di risolvere le tensioni in Ucraina. Il documento esortava le parti ad aprire un dialogo per risolvere la crisi, ma l’accordo fatica ad essere messo in pratica.