Bhutan, grandi sfide per un piccolo Paese
Durante la sua visita in Bhutan, Christiana Figueres, segretario della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC) ha definito il piccolo Stato himalayano un Paese modello nell’affrontare il cambiamento climatico garantendo allo stesso tempo la qualità di vita dei cittadini.
Il Bhutan è anche il Paese che ha inventato, o perlomeno adottato, l’indicatore della Felicità nazionale lorda per valutare il benessere della popolazione e, dice la Figueres, impegnarsi nella riduzione delle emissioni di gas serra è un altro modo di contribuire alla felicità nazionale e mondiale. Certo, ammette il segretario dell’UNFCCC, quella del Bhuatn è un’economia modesta, e anche se il Paese riducesse le emissioni a un ritmo anche più elevato di quello odierno, non sarebbe in grado di arginare il cambiamento climatico, dal momento che la quantità di gas serra che proviene dal Bhutan è trascurabile. “Ma non è questo” conclude la Figueres “il compito del Bhutan. Ciò che chiediamo a questo coraggioso piccolo Paese è di mostrare al mondo come un’economia con scarse risorse accetti le proprie responsabilità e compia uno sforzo enorme per abbattere le emissioni nel proprio territorio”. La visita in Bhutan del segretario dell’UNFCCC si pone in un momento critico della preparazione delle prossime conferenze delle Parti, (in Perù del 2014 e a Parigi nel 2015), il cui compito sarà quello di stabilire a livello internazionale azioni legalmente vincolanti per la riduzione delle emissioni dei gas serra.
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