Onore all’onestà intellettuale di Bernie Sanders, l’icona della sinistra americana che partecipò senza successo alle ultime due primarie democratiche ma che, di fronte al pericolo Trump, ha messo da parte ogni distinguo schierandosi nettamente dalla parte di Biden, che in passato aveva contestato da sinistra. Il suo pensiero è riassunto nel suo nuovo libro “Sfidare il capitalismo“, edito in Italia da Fazi, ma le sue conclusioni politiche in vista delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre sono chiarissime. Voterà senza ombra di dubbio per Joe Biden. “Per molti versi, Biden – ha dichiarato Sanders al Venerdì di Repubblica – è stato più progressista di Obama. Ha provato anche a resistere allo strapotere delle compagnie farmaceutiche ed è stato il primo presidente della Storia a marciare in un picchetto di lavoratori in sciopero e ad invitarne altri a formare un sindacato. Insomma ha fatto molte cose positive”. Tra Sanders e Biden restano le differenze sulla politica estera ma Bernie ha ben chiara la scala delle priorità: sconfiggere Trump viene prima di tutto e le incomprensioni del passato con Biden vanno in archivio. Questa sì che è onestà intellettuale e intelligenza politica.