Nella finanza americana torna il pericolo del rischio eccessivo e a fare paura è ancora una volta lo shadow banking, il settore bancario ombra. Per questo la Federal Reserve tiene sotto controllo la corsa ai rendimenti. Lo ha detto oggi il governatore della Banca centrale americana, Ben Bernanke, in un discorso tenuto a Chicago alla Annual Bank Structure Conference. Un’occasione per fare il punto sugli elementi di vulnerabilità del sistema finanziario a quasi cinque anni dalla crisi finanziaria del 2008.
“Alla luce dell’attuale ambiente macro caratterizzato da tassi di interesse ultrabassi – ha detto Bernanke – guardiamo con estrema attenzione a ogni esempio di corsa ai rendimenti e di altre forme di eccessiva assunzione del rischio, che in potenza potrebbero avere ripercussioni sui prezzi degli asset e sulla loro relazione con i fondamentali”.
Anche se il settore bancario ombra “è più ridotto oggi di quanto non fosse prima della crisi” e alcune delle sue componenti meno stabili “sono scomparse o sono state sottoposte a riforma”, le autorità di regolamentazione e il settore privato “devono eliminare le vulnerabilità che ancora rimangono – ha proseguito Bernanke -. I rischi sistemici possono essere eliminati solo se sono identificati per tempo”.
Il numero uno della Fed ha sottolineato che il sistema finanziario è dinamico e in evoluzione non solo per le innovazioni e le diverse esigenze dell’economia, “ma anche perché le attività finanziarie tendono a spostarsi da settori più regolamentati ad ambiti meno regolamentati”.
In ogni caso, la Federal Reserve ha “programmi di ampia portata per gestire possibili bolle”, alcune delle quali potrebbero non essere identificabili in anticipo. Secondo Bernanke, “non è ragionevole dare per scontato che possiamo sempre identificare problemi di valutazione”, ma è in generale necessario assicurare che il sistema finanziario, più nello specifico bancario, sia correttamente monitorato. “E’ molto importante fare in modo che le grandi istituzioni siano solidi e stabili”, ha detto il numero uno della Fed.
In questo senso, Bernanke ha ribadito che “è necessario eliminare le too big to fail”, le banche troppo grandi per essere lasciate fallire. Uno degli obiettivi della Dodd-Frank Act, la legge di riforma della finanza varata nel 2010, “è proprio risolvere la grave questione” degli istituti importanti da un punto di vista sistemico.