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Berlusconi vende la maggioranza de Il Giornale: Angelucci rileva il 70% dello storico quotidiano, il restante resterà a Paolo Berlusconi

Il giornale fondato da Indro Montanelli passa agli imprenditori che già possiedono Libero e Il Tempo. Le azioni saranno trasferite in estate. Si consolida il polo dei giornali vicini al centrodestra

Berlusconi vende la maggioranza de Il Giornale: Angelucci rileva il 70% dello storico quotidiano, il restante resterà a Paolo Berlusconi

È ufficiale: il Giornale passa sotto il controllo della famiglia Angelucci. Lo storico quotidiano milanese fondato nel 1974 da Indro Montanelli e da 30 anni di proprietà della famiglia di Berlusconi passa di mano all’imprenditore già proprietario della holding Tosinvest, cui fa capo la società Tosinvest Sanità, che gestisce una lunga serie di ospedali, centri di riabilitazione, case di cura e poliambulatori nel centro-sud Italia. L’imprenditore è già editore sia de Il Tempo sia di Libero e l’acquisto del Giornale va così ad arricchire la presenza del centro-destra italiano nella galassia delle testate che rappresentano. Allo stesso tempo sono state smentite da Maurizio Belpietro le indiscrezioni secondo cui sempre Antonio Angelucci avrebbe raggiunto un accordo per acquisire il controllo de La Verità.

L’accordo segue una prima intesa che era stata firmata nei mesi scorsi, ma con qualche modifica. Alla famiglia Berlusconi, a quanto si apprende, resterà una quota di minoranza che dovrebbe essere pari al 30%, che sarà detenuta dall’attuale editore Paolo Berlusconi, fratello del numero uno di Forza Italia, e che avrà anche una rappresentanza nel nuovo cda. Il restante 70% spetterà, dunque, alla famiglia Angelucci. Il contratto dovrebbe entrare in vigore tra qualche settimana, entro la fine di aprile, poi sarà soggetto a una valutazione di circa 60 giorni da parte dell’Agcom e infine diventare effettivo con il passaggio delle quote, che quindi presumibilmente avverrà tra giugno e luglio.

Formalmente per il passaggio delle azioni servirà del tempo, ma ormai la decisione è stata presa tanto che ieri, mercoledì 8 marzo, la notizia è stata comunicata al comitato di redazione della testata giornalistica, riunito d’emergenza, che ha poi successivamente informato i colleghi di redazione.

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