I due ex premier Silvio Berlusconi e Matteo Renzi tornano, per motivi completamente diversi, sulla scena. Il leader di Forza Italia è ricoverato all’ospedale milanese San Raffaele in terapia intensiva ma le sue condizioni non sembrano destare particolare allarme.
Berlusconi in terapia intensiva: “stazionario ma vigile”
Silvio Berlusconi da questa mattina è ricoverato al San Raffaele per problemi cardiovascolari dove è arrivato con affanno respiratorio. Da quello che trapela l’ex premier si troverebbe in terapia intensiva ma al momento la situazione sarebbe stabile. Sembra si sia ripresentata un’infezione (forse una polmonite). La situazione dell’ex premier viene definita “sotto controllo”. La decisione del ricovero è avvenuta in seguito a vari controlli a cui è stato sottoposto, tra cui una Tac polmonare. “Silvio Berlusconi si trova in stato stazionario ma vigile“, hanno riferito i parlamentari di Forza Italia. Berlusconi “è ricoverato in terapia intensiva perché non era stato risolto un problema che riguardava una infezione. Però parla e questo è quello che so“, ha fatto sapere il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Il leader di Forza Italia era stato dimesso il 30 marzo scorso dopo una serie di controlli di routine che si erano protratti per alcuni giorni. Oggi il nuovo ricovero.
Renzi nuovo direttore del Riformista
Sulla scena torna anche l’ex premier e leader di Italia Viva. Matteo Renzi diventa direttore del quotidiano il Riformista che già ora ha una linea editoriale molto vicina a quella del senatore fiorentino. L’ex presidente del Consiglio ricoprirà l’insolita veste per un anno. L’attuale direttore del Riformista Piero Sansonetti diventerà direttore de L’Unità.
“Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore de Il Riformista, ci vediamo in diretta su Facebook alle 12 per raccontarvi questo progetto.” ha twittato Renzi.
Durante la diretta il leader di Italia Viva ha poi spiegato la sua scelta. La prima a sapere la notizia chi è stata? “La Meloni è stata la prima a saperlo” ha rivelato Renzi “la presidente del Consiglio, di cui sono un fiero oppositore e a cui non lasceremo passare mezza virgola, per informarla. È stata la prima a sapere questa notizia”.
La veste del leader di Italia Viva sarà quella di un direttore-parlamentare, “non lascio ma raddoppio. Continuerò a fare il mio lavoro di parlamentare dell’opposizione e a intervenire in aula, ma ci metto sopra un carico da 90 come quella di fare un’esperienza affascinante e un’operazione che serve al Paese.” E sul compenso che riceverà? Ancora nulla di certo: “Non ho ancora firmato il contratto, quando firmerò lo renderò pubblico senza segreti”. Renzi, non avrà il ruolo di direttore responsabile – perchè non sono un giornalista – spiega, ma ricoprirà la carica di direttore editoriale per un anno dal 3 maggio al 30 aprile 2024.