Silvio Berlusconi apre all’elezione di un uomo del Pd al Quirinale, a patto che poi i democratici siano disponibili a un governo di larghe intese con il Pdl. Il Cavaliere nega poi qualsiasi ipotesi di uno scambio con un “salvacondotto” processuale per sé.
“Siamo disponibili a trovare un presidente della Repubblica che sia di garanzia per tutti – ha detto Berlusconi al quotidiano La Repubblica -. Nessuno accordo, confido nella Cassazione: mi ha sempre assolto. Non ho mai sentito parlare di amnistia, la gente non sarebbe d’accordo. Io non sono preoccupato per i miei processi, non credo che i magistrati continueranno con questo accanimento”.
L’unica condizione imprescindibile per un accordo sul nome del prossimo presidente della Repubblica, spiega Berlusconi, è “un governo di larghe intese. Se concordiamo una strada per il Quirinale, anche sull’altro lato dobbiamo trovare un raccordo in un esecutivo di larghe intese, con ministri scelti insieme. Altrimenti niente”.
“Un governo ballerino sostenuto da qualche gruppetto non avrebbe la forza di assumere i provvedimenti di cui il Paese ha bisogno per salvare l’economia e per trattare tutto quello che si deve modificare negli accordi Ue. La situazione è drammatica, nessuno può far finta di niente. Se invece si va appresso ai grillini… E’ sconfortante – conclude Berlusconi -. Hanno votato un ex comico senza conoscere nessuno di quelli che hanno portato in Parlamento”.