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Berlusconi oggi spara contro l’Imu, ma nel 2011…

“Quella sull’Imu è una battaglia di libertà”, scrive oggi il Cavaliere – “L’abolizione è un impegno di fondo dell’accordo di governo con Letta e uno stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia” – Fassina: “L’accordo non era questo” – Berlusconi nel 2011 parlava dell’imposta come di una decisione “in continuità con il nostro governo”.

Berlusconi oggi spara contro l’Imu, ma nel 2011…

“La nostra battaglia sull’Imu è una battaglia di libertà. L’80% delle famiglie italiane è proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull’Imu”. Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota, dopo che nelle ultime ore era andato in scena un acceso scontro fra il Tesoro – che sconsiglia la completa abolizione dell’imposta per ragioni d’equità sociale e per la tenuta dei conti pubblici – e diversi ammiragli del Pdl, che hanno anticipato la linea del leader.

L’abolizione totale dell’Imu sulla prima casa “è un impegno di fondo dell’accordo di governo con il presidente Letta – prosegue il Cavaliere –, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia. Già nel 2008 il nostro governo cancellò l’Ici e l’impegno che abbiamo preso nell’ultima campagna elettorale, quello stesso impegno che è alla base dell’accordo che ha portato alla formazione del governo di larghe intese, è chiaro: l’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si deve più pagare. Dal 2013 e per tutti gli anni a venire”.

Sulla natura dell’accordo di governo, il viceministro dell’Economia Stefano Fassina (Pd) aveva già ricordato che “Letta, quando s’insediò, promise una riforma dell’Imu per aiutare chi ha di meno”, quindi non tutti i contribuenti. “Non ci sono le risorse per fare tutto – ha continuato Fassina –. Il Pdl vuol bruciarle per non far pagare l’Imu pure a chi ha una casa da 400 metri nel centro di Roma. Con quale faccia si presenteranno poi agli italiani a dire che non c’è un euro per i cassintegrati e per i disoccupati?”.

L’Imu è stata introdotta con il decreto Salva-Italia del dicembre 2011, ovvero il primo provvedimento in assoluto del governo Monti, varato con i voti decisivi del Pdl, che all’epoca era l’unico partito numericamente indispensabile alla maggioranza.

All’epoca l’opinione del Cavaliere sull’imposta municipale unica era piuttosto diversa da quella di oggi: “Monti ha fatto intendere che porterà la tassazione degli immobili in linea con la media europea, mentre ora è al di sotto – aveva detto in un’intervista al Corriere della Sera del 20 novembre 2011 –. È possibile che questo comporti l’introduzione di un’imposta simile all’Ici, da noi già prevista con il federalismo, ma completamente diversa rispetto alla precedente impostazione già nella nostra riforma. Dunque una continuità di linea con il nostro governo, con un probabile anticipo dei tempi rispetto al 2014 che noi avevamo previsto”.

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