Berlusconi nuovo show, atto secondo. A poche ore dall’accordo di pace siglato a Via della Scrofa con Giorgia Meloni sulla scelta dei ministri per il nuovo governo, il fondatore di Forza Italia lancia la prima bordata. Rivela di aver “riallacciato i rapporti con l’amico Vladimir Putin”, dichiara di essere “assolutamente a disposizione” candidandosi a consigliere della premier in pectore ma, soprattutto, dà per acquisita – e rivendica – la poltrona di ministro della Giustizia per Maria Elisabetta Casellati, ex presidente del Senato e parlamentare di Forza Italia. Insiste insomma sulla richiesta del dicastero che Meloni ha già detto di voler assegnare a Carlo Nordio, ex magistrato, eletto con Fratelli d’Italia. FdI smentisce che vi sia alcun accordo su Caselllati, ma la frittata è fatta e le estemporanee dichiarazioni a raffica dell’ex Cavaliere – nel pomeriggio di martedì – seminano incertezza sul destino del governo e fibrillazione nei palazzi romani.
Berlusconi show: l’amico Putin e la lista dei ministri
Berlusconi rivela di “aver riallacciato i rapporti con l’amico Putin” e così mette in pericolo la poltrona di ministro degli Esteri (nonché vice premier nel nuovo governo) per Antonio Tajani, numero due di FI. Ma è solo l’inizio di un lungo pomeriggio di esternazioni iniziato con l’arrivo di Silvio berlusconi a Palazzo Madama, sede del Senato. «Se il ministro della Giustizia sarà Nordio? No», risponde Berlusconi a un gruppo di cronisti. E l’accordo con Meloni? «L’accordo c’è. Meloni mi ha chiesto di incontrare Nordio, “che è bravissimo, magari ti convince”. E io lo incontrerò. Ma sono già convinto su Casellati».
Berlusconi non si contiene e rompe il patto del silenzio rivelando, anche la sua lista dei ministri per il nuovo governo: Tajani vicepremier e ministro degli Esteri; Saccani all’Università, Bernini alla Pubblica amministrazione, Pichetto Fratin alla transizione ecologica e, come ha lui stesso sottolineato, Casellati alla Giustizia. In serata, riferiscono indiscrezioni di stampa, Casellati riceve una telefonata da Meloni: «Nulla contro di te ma per la Giustizia ho già deciso».
Berlusconi show, giovedì iniziano le consultazioni: 24 ore per chiudere sul governo
Le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella iniziano domani, giovedì. I tempi dunque stringono per chiudere l’accordo sulla lista dei ministri del nuovo governo. Una lista che balla di giorno in giorno, di ora in ora. E che vede ancora tensione sull’incarico per la Giustizia mentre la Lega torna all’attacco sul ministero dell’Agricoltura per Gian Marco Centinaio che Meloni vorrebbe affidare al presidente Coldiretti Ettore Prandini. Altra poltrona in bilico, quella al ministero della Salute: Fratelli d’Italia vorrebbe Guido Rasi, ex membro dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.