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Berlusconi: “La Convenzione non serve, avanti con Letta e più poteri al premier”

Segnali di distensione da parte di Berlusconi sul futuro del governo Letta. La Convenzione per le riforme è “tutto tempo perso”, perché “non è prevista dalla nostra Costituzione, richiederebbe dei tempi di approvazione che non farebbero altro che allungare il percorso per il cambiamento”, ha infatti detto l’ex premier a Mattino 5, lasciando dunque intendere che non sarà la sua mancata nomina a far saltare il banco.

Meglio, invece, seguire le procedure dell’art. 138 della Costituzione, sostiene Silvio Berlusconi nel parlare della necessità che le forze politiche facciano “il massimo sforzo” per il Paese: il Cavaliere ha di nuovo sottolineato l’importanza del “momento storico che si sta vivendo con questo governo dalle larghe intese. Per questo le riforme sono urgenti per rendere l’Italia governabile”. 

La ricetta è presto detta: “Si devono dare al presidente del Consiglio gli stessi poteri degli altri colleghi delle democrazie occidentali, primo fra tutti la possibilità di nominare i ministri, serve la decretazione d’urgenza che dia un tempo dato per l’approvazione, serve una sola Camera per approvare le leggi entro 190 giorni e il dimezzamento dei parlamentari, un diverso meccanismo per l’elezione dei componenti della Corte costituzionale. E poi bisogna pensare all’elezione diretta del Capo dello Stato”.  

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Categories: Politica