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Berlusconi: Borse affondate da referendum Grecia. Bersani telefona a Napolitano

Il premier: “Le scelte del Governo saranno applicate con la consapevolezza, il rigore e la tempestività imposti dalla situazione” – Intanto il leader dei democratici esprime al Capo dello Stato la disponibilità delle opposizioni a prendersi le responsabilità necessarie – Convocato per domani a Roma un vertice del Pd.

Berlusconi: Borse affondate da referendum Grecia. Bersani telefona a Napolitano

Berlusconi a colloquio con i suoi, Bersani al telefono con Napolitano. E’ un pomeriggio torrido per la politica italiana, alle prese con una delle giornate più drammatiche dall’inizio della crisi finanziaria. Mentre tutte le Borse europee crollano, Milano veste ancora una volta la maglia nera, arrivando a perdere più del 7%. Intanto lo spread vola oltre i limiti dell’immaginabile e ad ogni ora fa segnare un nuovo record. L’ultimo registrato era a quota 455 punti base.

Di fronte a questo scenario disastroso, Palazzo Chigi interviene con una nota in cui si precisa che il premier “segue l’evoluzione dei mercati finanziari” tenendosi in stretto contatto “con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti”.

“Non vi è dubbio – prosegue la nota – che sull’andamento negativo degli scambi influisca pesantemente la decisione greca di indire un referendum sul piano di salvataggio predisposto dall’Unione europea. Si tratta di una scelta inattesa che innesca incertezze dopo il recente Consiglio europeo e alla vigilia dell’importante incontro del G-20 di Cannes”.

Il presidente Berlusconi, “in collaborazione con alcuni ministri del settore economico, sta mettendo a punto l’operatività delle misure dell’agenda europea concordate con Bruxelles, che verranno illustrate ai partner del G-20. Le scelte del governo saranno applicate con la consapevolezza, il rigore e la tempestività imposti dalla situazione“.

Altre precisazioni riguardano alcune indiscrezioni stampa circolate nelle ultime ore: il Cavaliere “non ha mai detto – si legge in un’altra nota di Palazzo Chigi – che conta sull’appoggio della Russia e del presidente Putin per risolvere la crisi finanziaria globale. E’ destituita di ogni fondamento anche la voce di colloqui riservati tra il presidente del consiglio, il Cancelliere Merkel e il presidente Sarkozy dopo il consiglio europeo di mercoledì scorso. Come destituite di ogni e qualsiasi fondamento sono le ricostruzioni apparse su alcuni quotidiani in merito a fantasiosi e inverosimili propositi di cambi al vertice del ministero dell’economia”.

Intanto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il leader dei democratici ha espresso al Capo dello Stato la disponibilità del Pd e delle forze di opposizione a prendersi le responsabilità necessarie di fronte all’aggravarsi della crisi finanziaria italiana. Da parte sua, Napolitano, avrebbe sottolineato la forte preoccupazione per la situazione di queste ore.

Bersani ha parlato anche con i capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, il vicesegretario del Pd, Enrico Letta e la presidente dell’assemblea nazionale, Rosy Bindi. Con loro ha deciso di convocare una riunione per domani a Roma sull’evolversi della crisi.

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