“I problemi che in queste settimane abbiamo affrontato sono una conseguenza di una crisi di fiducia sui mercati internazionali dovuta alla spinta della speculazione e alle incertezze sull’euro. Ma il nostro Paese ha un sistema politico solido, che si è dimostrato capace, con l’aiuto responsabile dell’opposizione, di approvare in tre giorni la manovra finanziaria”. Ora bisogna puntare “sulla crescita, l’obiettivo essenziale”. Con queste parole il premier Silvio Berlusconi ha aperto il suo intervento alla Camera sulla crisi finanziaria che da settimane sta strangolando il mercato italiano. Inizialmente il discorso del Cavaliere era programmato per il primo pomeriggio, ma in un secondo momento si è scelto di rimandare la convocazione alle 17 e 30, subito dopo la chiusura delle Borse. Alle 19 e 30 è previsto un secondo intervento del capo del Governo, stavolta al Senato.
“Abbiamo fondamentali economici solidi e le nostre banche sono liquide, solvibili – ha proseguito Berlusconi – e hanno superato pienamente gli stress test. Sono ben capitalizzate e assolutamente in grado di sostenere la ripresa dell’economia”. Quanto alle famiglie, “le nostre hanno pochi debiti in rapporto al Pil e godono di una ricchezza finanziaria elevata nel confronto internazionale. Anche i debiti delle imprese sono assolutamente contenuti rispetto al loro fatturato”. Nel mese di luglio, inoltre, “c’è stata una diminuzione della cassa integrazione guadagni del 28,8%. Non è venuta meno la voglia di fare impresa”.
Il premier è quindi tornato sul provvedimento approvato a metà luglio, ribadendo che “l’Europa e gli osservatori internazionali hanno giudicato positivamente la manovra. Stamattina Junker e Rehn hanno confermato al ministro Tremonti il loro apprezzamento Io stesso ho avuto una lunga telefonata con Van Rampuy, che mi ha confermato il suo appoggio”. Berlusconi ha poi ricordato le parole di fiducia nei confronti dell’economia italiana pronunciate questa mattina dal presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso.
“Non abbiamo fatto poco ma sappiamo per certo che c’è ancora molto da fare”, ha sottolineato ancora Berlusconi. Bisogna “insistere sullo spending review e liberare nuove risorse per le imprese”. E’ quindi essenziale “definire un sistema di tassazione più favorevole a famiglie e imprese. Ma è la crescita l’obiettivo essenziale”. In questeo senso il premier ha dato l’ok alla riforma dello statuto dei lavoratori e ha ricordato che “stamane il Cipe ha stanziato 7 miliardi per circa 130 interventi che rilanceranno l’economia del Sud”.
Il premier ha quindi anticipato i temi che tratterà nell’incontro di domani con le parti sociali: “La gestione delle misure stabilite con la manovra, gli investimenti per le infrastrutture, il ruolo delle banche e le relazioni industriali nel settore privato e in quello pubblico”.
Infine una strizzata d’occhio al Colle: “Raccolgo con convinzione l’invito alla coesione nazionale lanciato più volte dal presidente Giorgio Napolitano”, perché la stabilità politica è “da sempre l’arma contro la speculazione”. Il Cavaliere ha anche ricordato di essere “un imprenditore con tre aziende in Borsa”, anche lui “in trincea” come gli altri nel mondo economico e finanziario.