Sebbene ci fossero processi Polaroid che coinvolgono negativi, per la maggior parte delle persone il marchio è associato a stampe uniche, un simbolo del momento unico e irripetibile che viene catturato. Sono diversi gli artisti di fama mondiale hanno plasmato l’estetica di un’epoca attraverso il loro uso della fotografia istantanea.
C’è stata una grande partecipazione nella sperimentazione, con telecamere che vanno dal classico SX-70 ai Polaroid di grande formato che potrebbero essere utilizzati per creare immagini astratte, dettagli interni, scene di strada, paesaggi, nature morte e ritratti. L’affinità con la Polaroid dell’artista pop di Andy Warhol non dovrebbe sorprendere: la fotografia istantanea si adattava idealmente ai mondi effimeri della cultura e della moda del consumatore in cui si trasferiva e che lui stesso ha contribuito a definire.
Mentre Richard Hamilton ritoccava le sue pittoresche Polaroid, Dennis Hopper usava la Polaroid per ricercare i suoi film, ad esempio nella serie Colors, in cui documentava la scena dei graffiti e della street art a Los Angeles negli anni ’80.
Gli artisti Anna e Bernhard Blume hanno usato le foto istantanee non come istantanee individuali, ma spesso come parte di una serie più ampia di autoritratti di artisti performativi. Nel suo programma di supporto agli artisti, Polaroid ha promosso il lavoro di molti artisti dotandoli di fotocamere e film. Lo scambio tra artisti e la società Polaroid ha costituito la base per la spettacolare collezione Polaroid in rapida crescita, con sede a Cambridge, nel Massachusetts e ad Amsterdam.
Quando il fisico Edwin Herbert Land fondò la società Polaroid a Boston, in Massachusetts, quasi 80 anni fa, non c’era una foto al mondo che potessi avere tra le tue mani, sul tuo tavolo o nell’album fotografico più veloce. La popolarità del marchio si diffuse rapidamente e raggiunse anche un certo grado di status cult, e oggi rappresenta un ricco capitolo della storia sia fotografica che culturale.
Il desiderio per il momento irripetibile, il piacere nella qualità tattile dell’immagine come oggetto e una certa nostalgia di fronte al diluvio quotidiano delle immagini elettroniche, tutti questi fattori hanno dato alla fotografia istantanea un nuovo irresistibile fascino, anche per i più giovani generazione nell’era della digitalizzazione.
La mostra The Polaroid Project, in programma dal 7 luglio al 23 settembre 2018, sarà inaugurata il prossimo venerdì 6 luglio presso l’Amerika Haus, Hardenbergstrasse 22-24, 10623 Berlino.
Immagine: C/O Berlin Foundation – Guy Bourdin, Charles Jourdan 1978, C-Print , 88,9 x 116,8 cm © The Guy Bourdin Estate 2017 / Courtesy of Louise Alexander Gallery