Ancora uno sciopero in vista per la categoria dei benzinai. Per protesta contro il decreto liberalizzazioni che sta per essere varato dal governo Monti, Figisc e Anisa, le due associazioni dei gestori dei distributori di benzina aderenti a Confcommercio, hanno proclamato un’agitazione, con date e modalità però ancora da stabilire.
Secondo quanto informa una nota, si tratterà comunque di uno sciopero particolarmente prolungato: addirittura gli impianti
potrebbero essere chiusi per 7 giorni.
Intanto i prezzi proseguono nella loro corsa, toccando le nuove punte massime di 1,828 euro/litro per la verde e di 1,746 euro/litro per il diesel, in particolare al Centro-Sud. A livello Paese invece il prezzo medio praticato dalla benzina va oggi dall’1,757 euro/litro degli impianti Eni all’1,762 di quelli Q8. Per il diesel si passa dall’1,712 euro/litro di Esso all’1,722 di Q8. Il Gpl e’ tra lo 0,745 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil e TotalErg. In controtendenza gli impianti no-logo, piu’ sensibili alle dinamiche dei mercati internazionali, che tornano a scendere.