“I consumi sono in caduta. Siamo intorno all’8-9%”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero”, parlando dei consumi di carburante in Italia.
Scaroni ha poi sottolineato che a penalizzare il settore è “l’euro debole. Difficile quindi pensare a un raffreddamento dei prezzi a livello internazionale”. Quanto alle accise, “la situazione finanziaria del Paese non credo lasci margini di manovra”. In ogni caso, dopo il successo del maxi-sconto nei week-end, l’ad dell’Eni promette altre “iniziative importanti” per andare incontro ai consumatori.
Intanto però sulla rete nazionale il copione è sempre lo stesso. Secondo il monitoraggio di Quotidiano Energia, i numeri sono ancora in aumento: i prezzi medi si attestano a 1.928 euro al litro per la benzina e a 1,810 per il diesel, con punte massime della verde in alcune regioni del Centro, dove gioca il fattore addizionali, a 2,019 euro al litro, mentre il picco del diesel staziona a 1,850.
A fronte di quotazioni internazionali in leggero ribasso per effetto del cambio, i prezzi praticati sono dunque in leggera salita. A livello paese, il prezzo medio praticato della benzina in modalità servito va dagli 1,918 euro/litro di Esso agli 1,928 di TotalErg (no-logo a 1,829). Per il diesel si passa dagli 1,801 euro/litro sempre di Esso agli 1,810 di IP e TotalErg (no-logo a 1,702). Il Gpl infine è tra gli 0,779 euro/litro di Eni e gli 0,790 di Q8 (no-logo a 0,768).