Ancora sotto attacco l’ex segretario generale di Fim Cisl, Marco Bentivogli. L’ex sindacalista, ora leader di Base Italia e già in passato oggetto di intimidazioni e minacce (da anni vive sotto scorta), ha ricevuto domenica una lettera con proiettili nella sua abitazione di Ancona, che conteneva minacce nei suoi confronti, della sua famiglia e anche degli uomini della scorta. In tutto dieci proiettili carichi, cinque per fucile a pallettoni e cinque per pistola 7.65. Sul posto sono immediatamente intervenute le forze dell’ordine e la polizia scientifica. Secondo quanto scritto da alcune agenzie, le minacce riguardano la vicenda Ilva. Ci sarebbero riferimenti anche ai navigator, i tutor ai quali è affidata l’individuazione di potenziali lavori per i percettori del reddito di cittadinanza.
“Mia figlia e mia moglie sono sotto shock, hanno minacciato anche la scorta. Speravo che non arrivassero ad Ancona”, ha commentato a caldo Bentivogli. Solidarietà anche dal successore di Bentivogli alla guida del sindacato dei metalmeccanici della Cisl: “Un nuovo fatto gravissimo, inaccettabile in un paese democratico le minacce ricevute oggi da Marco Bentivogli attraverso una busta recapitata presso la sua abitazione contenente numerosi proiettili e minacce rivolte a lui e alla famiglia. Non possiamo tollerare l’imbarbarimento del dibattito politico e sociale e l’uso di azioni vigliacche di questo tipo che evocano anni lontani del tempo che non vogliamo pensare di veder tornare. Ci stringiamo attorno a Marco e alla famiglia a cui va tutto il nostro sostegno. Nel nostro Paese tutti dobbiamo garantire gli spazi di libertà e di rispetto che da decenni abbiamo conquistato e dai quali non possiamo retrocedere di un millimetro”, ha commentato Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl.
****A Marco Bentivogli e alla sua famiglia va tutta la solidarietà di FIRSTonline.