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Bentivogli: “Contratto metalmeccanici, chiudere presto e bene”

Al via stamattina in viale dell’Astronomia, nella sede di Confindustria, la tre giorni non-stop che apre la fase conclusiva del rinnovo del contratto dei metalmeccanici – Bentivogli (Fim Cisl): “Sapevamo che sarebbe stato il contratto più difficile della storia e lo è stato”.

Bentivogli: “Contratto metalmeccanici, chiudere presto e bene”

Al via stamattina in viale dell’Astronomia, nella sede di Confindustria, la tre giorni non-stop che apre la fase conclusiva del rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Ad annunciarlo è un comunicato della Fim Cisl, che elenca gli argomenti all’ordine delle sedute: sistema delle relazioni sindacali, salute e sicurezza, diritto soggettivo alla formazione, diritto allo studio, previdenza complementare, ferie, permessi, congedi parentali, permessi Legge 104, trasferimenti, politiche attive del lavoro.

“Avevamo detto sin da subito – ha commentato il segretario della Fim Cisl Marco Bentivogli – che questo sarebbe stato il contratto più difficile della storia e così è stato. Il mondo del lavoro e dell’industria sono profondamente cambiati, non solo per la crisi economico-finanziaria, e servono nuove relazioni industriali e forti elementi di innovazione nella contrattazione, sia a livello nazionale, sia soprattutto a livello territoriale ed aziendale”.

“In questa direzione – ha aggiunto Bentivogli – vanno gli importanti strumenti che oggi trovano la loro definizione nei testi e che sono il frutto di questi mesi di confronto e di lavoro, dal rafforzamento della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – per esempio – che passa anche dal maggiore ruolo che viene conferito agli RLS, al diritto soggettivo alla formazione continua, che abbiamo fortemente voluto per valorizzare le competenze professionali dei lavoratori e renderli più forti durante tutta la loro vita lavorativa”.

Più valore, non solo economico, alla previdenza complementare (si passa dall’1,6% al 2% del contributo a carico dell’azienda), pilastro fondamentale per i trattamenti pensionistici del futuro, soprattutto dei giovani. “A questo punto però siamo al dunque: scaduto il tempo dei tatticismi, non bastano più le dichiarazioni e le disponibilità a raggiungere una intesa in tempi rapidi. Per rendere davvero efficace questa tre giorni di trattativa dobbiamo affrontare velocemente i punti principali che rimangono aperti, in particolare sul salario e sul sistema di inquadramento professionale”.

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