Beni culturali: quali strumenti per la risoluzione delle controversie internazionali? Di questo si parla a Firenze venerdì 25 ottobre, in occasione di un convegno organizzato preso la Camera di Commercio del capoluogo toscano al quale parteciperanno, fra gli altri, l’ex ministro della Cultura Francesco Rutelli, il direttore degli Uffici Eike Schmidt, e Evgeniya Goriatcheva, senior legal counsel della Corte permanente di Arbitrato dell’Aja, l’organizzazione intergovernativa fondata nel 1899 per facilitare la risoluzione delle controversie fra gli Stati membri attraverso l’arbitrato ed altri mezzi pacifici di risoluzione delle controversie.
La Corte, alla quale l’Italia ha aderito nel 1900 e che oggi dirime le questioni tra 121 Paesi nel mondo, spazia in molteplici campi: non solo i beni culturali ma anche la delimitazione di confini terrestri e marini, la sovranità, i diritti umani, gli investimenti internazionali e il commercio estero e interno,
L’evento, che riunisce operatori del mondo dell’arte, giuristi e istituzioni internazionali, ha proprio lo scopo di delineare le problematiche e i possibili mezzi di risoluzione delle dispute in materia di opere d’arte e beni culturali, e si svilupperà su tre sessioni. Nella prima gli operatori del mondo dell’arte tracceranno il quadro delle problematiche che possono dar luogo a conflitti. Nelle successive due sessioni, giuristi internazionali illustreranno le potenzialità di negoziazione, mediazione e arbitrato nella risoluzione di questa tipologia di controversie.
Il convegno è patrocinato dalla Commissione nazionale italiana Unesco, dall’International mediation institute (Imi), dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi Milano-Bicocca, dal dipartimento Scienze giuridiche dell’Università di Bologna Alma mater studiorum, e dalla sezione italiana dell’International law association.