Il Tesoro ha assegnato tutti i 7,5 miliardi di euro di Bot a un anno, registrando un rendimento medio in calo al 2,697% dal 3,972% dell’asta di metà giugno. All’origine della ripresa, oltre all’esito positivo dell’Eurogruppo, ci sono le recenti mosse della Bce, in particolare l’azzeramento della remunerazione dei depositi overnight, che ha stimolato l’impiego in titoli di Stato: nella prima seduta di entrata in vigore dei nuovi tassi, i depositi overnight di Francoforte sono crollati a 324 miliardi di euro da 808 miliardi di euro di martedì.
In mattinata era già iniziato il recupero dei titoli di stato italiani. Ma lo spread decennale dopo l’asta resta poco mosso a 450 punti base per un rendimento del Btp 10 anni al 5,75%.
Il successo dell’asta non smuove le Borse, che davano per scontato l’esito. A Milano l’indice Ftse Mib perde l’1,09% a quota 13709.95. Francoforte -0,83%, Parigi -0,46% e Londra -0,73%. A Madrid l’indice segna -1,51%.
L’euro resta debole e si svaluta nei confronti del dollaro a 1,220 da 1,223 della chiusura: rinnovato il minimo degli ultimi due anni.
Oltre all’esito del collocamento dei governativi italiani, tengono banco i temi emersi nella notte. I verbali diffusi ieri mostrano che la Federal Reserve è divisa ed incerta sulle misure di sostegno all’economia, si stemperano così le aspettative sull’arrivo di un nuovo programma di riacquisto di bond.
Le Borse asiatiche sono state invece penalizzate dai timori di rallentamento dell’economia cinese, il Pil del secondo trimestre dovrebbe essere salito del 7,6%, la crescita più fiacca dal 2009.
La Banca centrale del Brasile ha tagliato il tasso principale di 50 punti base all’8% il minimo storico, per ravvivare un’economia che dà qualche segno di rallentamento. Si tratta dell’ottavo taglio del tasso brasiliano, chiamato Selic, dall’agosto dello scorso anno quando era al 12,5%.
A Piazza Affari affonda Telecom Italia con un -5%: l’indice Stoxx delle società telefoniche delle Borse della zona euro è in calo dell’1,5%. A pesare sul listino italiano sono anche oggi le società del lusso: Ferragamo -1,6%, Tod’s -1%, Luxottica -1,9%.
In ribasso le utility. Enel è in calo del 2%, Morgan Stanley ha tagliato il target price a 2,8 euro da 3,5 euro. Snam perde l’1% nel giorno del lancio di un bond: secondo quanto circola sul mercato, l’obbligazione dovrebbe avere una durata intorno ai 6 anni, l’ammontare è ancora da definire. Terna è in ribasso dell’1,1%, stessa variazione per Enel Green Power. Si muove in controtendenza A2A +1,8%. Eni perde lo 0,8%: stamattina Nomura ha tagliato il target price a 19 euro da 21 euro. Saipem è in calo dello 0,5% mentre il future sul petrolio tipo Wti tratta a 85,2 dollari il barile (-0,7%). Tenaris sale dello 0,2% grazie alla promozione di Mediobanca ad outperform.