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Beirut, Israele bombarda: Nasrallah l’obiettivo ma per Hezbollah il leader “sta bene”. Morti e feriti nel raid

Beirut, massiccio raid aereo di Israele sulla periferia sud della città, dove si trova il quartier generale di Hezbollah: mistero sulle sorti del leader Nasrallah. Morti e feriti nel raid, emessi altri alert, ordinata l’evacuazione di ospedali. Cosa sta succedendo

Beirut, Israele bombarda: Nasrallah l’obiettivo ma per Hezbollah il leader “sta bene”. Morti e feriti nel raid

Massiccio raid aereo di Israele ieri sera sulla periferia sud di Beirut, in Libano, dove è situato il quartier generale di Hezbollah. L’obiettivo era il leader Hassan Nasrallah, che, secondo fonti vicine al movimento sciita libanese, sarebbe scampato all’attacco e “sta bene”. Alcuni report, tuttavia, indicano fra i morti la figlia Zainab.

Beirut, Israele bombarda: cosa sta succedendo

Secondo media libanesi, sei palazzi sarebbero stati rasi al suolo nel raid e si temono numerosi morti. Nella notte sono proseguiti i raid israeliani su Beirut, che avrebbero colpito, peraltro, impianti di produzione di armi di Hezbollah. Ucciso il comandante dell’unità missilistica del gruppo, Muhammad Ali Ismail. Nel frattempo, all’assemblea generale Onu, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu attacca Teheran: “Israele è stato costretto a difendersi su sei fronti sostenuti dall’Iran. Se ci attaccate, vi colpiremo”. Il premier israeliano, inoltre, ha assicurato che lo Stato ebraico continuerà gli attacchi in Libano “finché non raggiungeremo i nostri obiettivi. Continueremo a indebolire Hezbollah”. Infine, il duro attacco alle Nazioni Unite, definendole una “palude antisemita” e una “società terrapiattista anti-israeliana”.

Beirut, Israele bombarda: cosa dice Hezbollah

L’esercito israeliano ha emesso un altro ordine di evacuazione per i residenti dei quartieri di Al-Barajneh e Al-Hadath a Beirut, invitandoli a lasciare luoghi specifici indicati sulle mappe nella zona meridionale di Dahiyeh. “Siete presenti vicino a strutture di Hezbollah e per la sicurezza vostra e dei vostri cari siete obbligati a evacuare immediatamente gli edifici e ad allontanarvi da essi per una distanza non inferiore a 500 metri”, ha dichiarato il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano Avichay Adraee. Questi edifici includono strutture situate vicino a una scuola nel quartiere di Al-Barajneh, un campo profughi palestinese densamente popolato che ospita anche rifugiati siriani e lavoratori migranti. Adraee ha anche ordinato ai residenti di evacuare gli edifici di fronte e vicino a un’altra scuola di Al-Hadath.

In seguito all’invito, centinaia di famiglie sono fuggite in fretta e furia dalla zona. Nel cuore della notte si sono formati ingorghi nelle strade della capitale, solitamente deserte a quell’ora e piombate nell’oscurità a causa della mancanza di elettricità.

Secondo il ministero della Sanità libanese, almeno sei persone sono state uccise e 91 ferite nel raid. Secondo una fonte vicina a Hezbollah, sei edifici sono stati completamente distrutti, e a seguito delle enormi esplosioni si sono alzate dense colonne di fumo. L’esercito israeliano ha inoltre reso noto di aver ucciso in un altro raid il comandante di una delle unità missilistiche del movimento, Mohammed Ali Ismail, e il suo vice Hossein Ahmed Ismail. Aerei israeliani stanno sorvolando l’area intorno all’aeroporto della capitale per impedire all’Iran di farvi atterrare carichi di armi destinati a Hezbollah.

Beirut, ordinata l’evacuazione degli ospedali

Il ministero della Salute libanese ha annunciato un piano per evacuare gli ospedali nel sud di Beirut dopo gli attacchi aerei israeliani della notte, i più intensi dalla guerra del Libano del 2006. Lo scrive l’agenzia turca Anadolu.

In una dichiarazione, il ministero ha anche esortato gli ospedali di Beirut, del Monte Libano e di altre aree non colpite a sospendere i trattamenti di casi non urgenti fino alla fine della settimana per accogliere i pazienti dei sobborghi meridionali colpiti.

Beirut, è mistero sulle sorti di Nasrallah

“È difficile credere che (Nasrallah) ne sia uscito vivo”: lo ha detto al Jerusalem Post un funzionario israeliano riferendosi al massiccio raid aereo sul quartier generale centrale di Hezbollah. Il funzionario ha aggiunto che il leader del movimento era uno degli obiettivi dell’attacco.

Ma il gruppo sciita libanese Hezbollah ha negato la presenza di armi nei siti attaccati da Israele e tace sulla posizione del suo leader Nasrallah. Il movimento ha dichiarato, in un breve comunicato che “le affermazioni del nemico sulla presenza di armi o di nascondigli di armi negli edifici civili che ha bombardato nella periferia meridionale non sono vere”. L’Idf aveva specificato di aver compiuto raid mirati su edifici nei quali potevano essere conservate armi riconducibili al movimento islamista.

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