Un’estate all’insegna della stagnazione. L’ultimo Beige Book della Federal Reserve rivela che l’attività economica negli Stati Uniti nella seconda parte di luglio e per la maggior parte di agosto è stata fiacca, con parecchie aree in rallentamento.
A essere particolarmente colpito è stato il settore immobiliare. La ricerca, basata su interviste condotte tra imprenditori ed economisti, rivela che solo 5 delle 12 regioni interessate dal survey hanno mostrato segni di (seppur modesta) espansione: St. Louis, Minneapolis, Kansas City, Dallas e San Francisco. Tutte le altre hanno ulteriormente ceduto.
“I risultati del Beige Book – ha commentato Dana Saporta, direttore dell’Us Economics a Crédit Suisse Securities – sono in sintonia con la nostra immagine di un’economia che sta pattinando su un ghiaccio molto sottile”. L’economia statunitense ha sofferto molto negli ultimi tre mesi. Il feroce dibattito sul budget che si è consumato a Washington ha avuto un’influenza negativa sulla fiducia delle imprese, che sono sempre più riluttanti ad assumere nuovo personale. Crescenti paure che la crisi del debito in Europa inneschi una nuova recessione su entrambe le sponde dell’Atlantico hanno turbato i mercati finanziari. E un uragano e un terremoto nella East Coast non hanno certo migliorato gli umori.
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