La Bei ha messo a disposizione 3,8 miliardi per l’Italia nell’ambito del Piano Juncker per rilanciare gli investimenti in Europa. In tutto si tratta di 55 operazioni (prestiti, garanzie, equity) concluse a livello di Gruppo Bei in Italia per un valore di 3,8 miliardi che hanno consentito di attivare 21 miliardi di investimenti nel nostro Paese.
Sono i numeri del Piano Juncker a 18 mesi dalla sua attivazione, presentati dal vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, nel corso della presentazione di “Iniziativa Pmi” al Ministero dello Sviluppo economico.
“In tutta Europa – ha spiegato Scannapieco – i finanziamenti della Bei che si basano sulla garanzia Efsi (European Fund for Strategic Investments) approvati fino a oggi sono pari a 24,8 miliardi di euro: prestiti che hanno permesso l’attivazione di investimenti totali per 138,3 miliardi, che rappresentano circa il 44% dei 315 miliardi previsti per il triennio che si concluderà nell’aprile 2018”.
Questi risultati, ha sottolineato il dirigente della Bei “ci consentono di affermare che, dopo un anno e mezzo, il Piano Juncker funziona e ha permesso di realizzare investimenti in 27 Stati membri per quasi 140 miliardi già attivati su 315 previsti”.