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Befana amara: Asia e petrolio affondano le Borse e Piazza Affari (-2,6%) è la peggiore

Le pesanti perdite di Mediolanum, Fca, Exor, Saipem e Anima trascinano all’inferno Piazza Affari che perde il 2,6% e risulta il peggior listino d’Europa. Fca paga il crollo del Brasile. L’ulteriore rallentamento cinese, la svalutazione dello yuan e la nuova discesa del prezzo del petrolio alla base del nervosismo dei mercati che soffrono dall’inizio del 2016

Si chiude un’altra giornata di passione per le borse, a partire da Piazza Affari.

La Borsa di Milano archivia la giornata della Befana con una perdita del 2,67%, più che doppia rispetto alle altre piazze europee, in forte recupero nel finale. A Parigi l’indice Cac 40 è scivolato dell’1,26%, a Francoforte il Dax30 dello 0,93%.

Anche Wall Street si muove in netto calo dopo che la Cina ha consentito alla sua divisa una nuova svalutazione e sul ribasso dei prezzi del greggio. L’S&P500 arretra dell’1,3%, al pari di Dow Jones e Nasdaq.

I timori sollevati dalla bomba all’idrogeno della Corea del Nord e, soprattutto, il nuovo allarme per i dati economici cinesi, hanno condizionato la seduta ad ogni latitudine.  La People’s Bank of China ha fissato il cambio ufficiale dello yuan al minimo da 4 anni e mezzo, mentre l’indice Pmi ha evidenziato che il settore dei servizi a dicembre è cresciuto al tasso più contenuto da 17 mesi.

Soffre il petrolio che vede indebolire uno dei più importanti consumatori, la Cina. Il Wti perde il 3%, mentre il Brent perde il 4% a 35 dollari, si tratta del livello più basso dal 2004. L’incertezza continua a premiare l’oro che mette a segno il terzo rialzo di seguito e si spinge fino a 1.088 dollari l’oncia, sui massimi da novembre.

In serata verranno diffusi i verbali dell’ultima riunione della Fed, quella in cui si p deciso il rialzo dei tassi. Buone indicazioni arrivano intanto dai dati macro Usa: migliora il Pmi composito Usa salito a dicembre a 54 punti dai 53,5 del mese precedente; cala anche il deficit della Bilancia commerciale a -42,3 miliardi di dollari a novembre dai -44,5 del mese precedente, dato sopra le attese.

A Piazza Affari impressiona il tonfo nel pomeriggio di Fiat Chrysler -5,2%, sull’onda della pubblicazione dei pessimi dati di vendita in Brasile.

Ferrari, dopo una mattinata effervescente, chiude in leggero rialzo dello 0,02%. Perde colpi anche Cnh – 1,88%. I settori più colpiti sono stati però il lusso e le banche.

Arretra Montepaschi, l’istituto più vulnerabile, – 3,6% a nuovi minimi storici, Unicredit -4,05%, Intesa -2,7%. Va anche peggio alle Popolari: Banca Pop. Milano -3,9%, Popolare dell’Emilia Romagna -4,4%, Banco Popolare -4,3%.    

Nel lusso Ferragamo -2,8% ha lasciato dall’inizio del 2016 sul terreno più del 10%. In calo anche Moncler-1,1% e Yoox . -2,6%. Ad Hong Kong ieri Prada ha perduto il 5%.

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