La Banca centrale europea ha lasciato il tasso di riferimento dell’Eurozona al minimo storico dello 0,05%, livello raggiunto con il taglio dello scorso settembre.
L’attenzione oggi in realtà si concentra sulla conferenza stampa esplicativa del presidente Mario Draghi, alle 14 e 30, e sui segnali che potrebbe fornire in merito alle misure straordinarie di stimolo all’economia: su tutte un Quantitative easing in stile Fed, ovvero un programma esteso per l’acquisto di titoli privati e pubblici.
L’obiettivo numero uno dell’Eurotower – che ha come primo mandato la tutela della stabilità dei prezzi – è riavvicinare l’inflazione al target prefissato (inferiore ma vicino al 2%) e evitare l’ingresso in una spirale deflazionistica.
Secondo alcune ricostruzioni di stampa, tuttavia, ci sarebbero crescenti dissensi all’interno del direttorio, con una fronda di governatori ostili alle misure espansive varate, e ancor più a un eventuale piano di acquisti generalizzati di titoli.