La Bce non esclude l’ipotesi di un rialzo dei tassi di 50 punti base, anticipa Reuters. La prospettiva, alla vigilia della riunione che comunque segnerà il primo aumento del costo del denaro da undici anni (probabile +0,25% e un altro ritocco di pari entità a settembre), ha messo le ali all’euro risalito a quota 1,0246 sul dollaro. È il movimento più sensibile di una mattinata dai contorni incerti, priva di una direzione precisa.
Bce potrebbe aumentare i tassi di 50 punti, Borsa Milano guarda a Draghi
Piazza Affari, dopo l’avvio in rosso, ha progressivamente guadagnato terreno, in coincidenza con l’incontro tra il premier Draghi ed il presidente Mattarella, salvo poi arretrare di nuovo sotto la parità, sulla soglia dei 21 mila punti. Alle 13 l’indice segnala +0,35% sopra 21.200 punti.
Ancor più ballerino lo spread, a cavallo dei 210 punti in attesa del varo dello scudo anti-frammentazione da parte della Bce. Il rendimento del Btp decennale oscilla attorno al 3,40%, dopo una punta fino a 3,44% da 3,34% di stamane.
Gas, allarme forniture Gazprom. Future sul Nasdaq in rialzo
L’altra incognita che grava sui mercati riguarda il flusso del gas da Mosca. Il Financial Times cita uno studio riservato della Ue: in caso di stop delle forniture l’Europa rischia fino all’1,5% del pil Ue. Possibile un -10% degli utili per azione e un -10% dei listini azionari.
Il future sul Nasdaq segna un lieve rialzo +0,3%. In serata usciranno i conti di Netflix che ha già anticipato forti economie e presentato l’accordo con Microsoft: si profila un abbonamento low cost ma accompagnato dalla pubblicità in video.
Sale anche il petrolio +0,3%. L’Opec + torna a riunirsi il 3 agosto.
Da segnalare a Parigi l’annuncio dell’Opa dello Stato francese su Edf, già controllata all’85%. Dopo la conferma dell’operazione il titolo, già sospeso, ha guadagnato il 15% L’Opa, secondo il ministero dell’Economia, costerà 9,7 miliardi di euro.
Borsa Milano, bene le banche, contrastati i petroliferi
Tonico in Piazza Affari il comparto bancario. Guida la corsa Unicredit +4% che ha appena chiuso il programma di buy back, seguono Banco Bpm +2.7% ed Intesa; fondazione Cariplo ha arrotondato la quota nella banca, inferiore solo a quella della Compagnia di San Paolo.
Contrastati i petroliferi. In forte rialzo Saras + 3,3% e Saipem +2,7% nel giorno della consegna dei titoli ex aumento di capitale. In frenata Tenaris – 2.6%.
Seduta negativa per Stm che cede l’1,2%. A pesare su tutto il comparto tech europeo è l’indiscrezione stampa secondo cui Apple avrebbe intenzione di rallentare le assunzioni e la crescita della spesa il prossimo anno in alcune unità per far fronte a una potenziale recessione economica.
Tra le più piccole, dopo un balzo del 9%, seguito all’annuncio del piano al 2027, Italian Exhibition Group inverte la rotta e cede 2%.
Nel suo esordio a Piazza Affari, Pozzi Milano strappa con un +50%.