I listini europei chiudono in recupero, pur mancando il finale con il botto a causa di un parziale rallentamento di Wall Street, dovuto forse alla incertezza sul tenore del discorso atteso in serata dal Presidente Donald Trump che parlerà alla nazione, probabilmente per dichiarare l’emergenza nazionale da coronavirus. Al momento Dow, Nasdaq e S&P500 guadagnano oltre 3 punti percentuali: alla fine il Dow Jones ha chiuso in rialzo del 9,36&, l’incremento più alto dal 2008. In Europa: Francoforte +0,77%; Parigi +1,83%; Madrid +3,73%; Londra +2,62%.
Piazza Affari è la migliore e rimbalza del 7,12%, risalendo a 15.954 punti base, dopo aver toccato in seduta punte molte più alte, che facevano sperare in un totale recupero delle gravi perdite di ieri (-16,92%). A ridare fiato al listino milanese hanno contribuito le parole della presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen: “Per l’Italia ampio margine di manovra e massima flessibilità sulle regole relative agli aiuti di Stato e nel quadro del Patto di Stabilità”. Inoltre la Consob ha vietato per oggi le vendite allo scoperto per 85 titoli azionari e secondo il presidente Paolo Savona il rimbalzo dimostra che il crollo delle quotazioni della vigilia non riflette il peggioramento dei fondamentali dell’economia.
Anche la Bce, ha corretto il tiro, dopo la brutta gaffe del presidente della Bce Christine Lagarde di ieri. Philip Lane, capo economista di Eurotower, oggi scrive sul suo Blog che l’istituto “è pronto a fare di più e a intervenire se necessario” con tutti gli strumenti “per assicurare che gli alti spread che vediamo, a causa dell’accelerazione del coronavirus, non mettano in pericolo la trasmissione della nostra politica monetaria in tutti i paesi dell’eurozona”. Per il governatore di Bankitalia Ignazio Visco poi, la Bce “se necessario agirà ancora” e le decisioni di ieri “non sono l’ultima parola”.
Strapazzato da tutti queste notizie il differenziale fra decennale italiano e tedesco resta fermo: 238 punti base (-0,4%), con il rendimento del Btp 10 anni a +1,75% e quello del Bund a -0,63%.
Sul mercato valutario l’euro è in calo contro il dollaro e scambia a 1,1069. Fra le materie prime l’oro perde oltre il 4% e tratta a 1520,70 dollari l’oncia. Il petrolio, pur restando molto volatile, si apprezza: Brent +2%, 33,88 dollari al barile.
Piazza Affari chiude con tutte le blue chip in rialzo. Le banche mettono a segno uno splendida performance a partire da Bper +22,4%; Banco Bpm +15,06%.
Nella top ten anche Recordati +18,72%; Azimut +15,37%; Hera +15,22%; Moncler +14,23%; Cnh +12,02%; Pirelli +11,7%; Juventus +11,56%; Finecobank +11,36%. Bene Leonardo, +5,77%, dopo i risultati 2019 e Generali +2,33%.