La Bce ha mantenuto vicini allo zero i suoi acquisti calmieranti di titoli di Stato dell’area euro la scorsa settimana. L’istituto di Francoforte ha rilevato bond per soli 59 milioni di euro, contro i 124 milioni della settimana precedente e i 63 milioni di due settimane fa. Valori quasi irrilevanti per queste operazioni, basti pensare nei sette giorni terminati il 20 gennaio gli acquisti erano arrivati a 2,243 miliardi di euro.
Si tratta di operazioni mirate che l’istituzione monetaria effettua sui segmenti di mercato sotto tensione, in particolare per evitare che le turbolenze nel settore finiscano per compromettere la corretta trasmissione dei parametri della sua politica monetaria. Lo scorso agosto, dopo un nuovo peggioramento della crisi sui debiti pubblici di Eurolandia, la Bce aveva riattivato queste operazioni, dopo un lungo periodo in cui erano rimaste ferme.
In un secondo momento le aveva estese anche ai bond di Italia e Spagna, oltre a quelli di Grecia, Irlanda e Portogallo. Nelle settimane più intense di questo programma la Bce è arrivata compiere acquisti settimanali per decine di miliardi, con un record da 22 miliardi nella settimana chiusa il 16 agosto.
