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Bce prende tempo, euro corre, Banco Bpm vola

PIxabay

Forse per scelta, forse per necessità la Bce ha rinviato gli eventuali interventi a dicembre evitando di prendere misure contro il rafforzamento della moneta unica. L’euro ha così varcato la soglia di 1,19 sul dollaro, salvo poi ripiegare a 1,1897. A dare una mano alla banca centrale sono state le stime economiche dell’Eurozona in ripresa che hanno reso meno urgente per ora un nuovo forte stimolo monetario per sostenere crescita e inflazione. “La Bce – scrive Alessandro Fugnoli – ha uno spazio di manovra particolarmente stretto. Se decide di ampliare il Quantitative easing (cosa che farà comunque in dicembre e che è già nei prezzi) rischia di creare attriti con la Germania. Non facendolo, però, rischia di dare altra forza all’euro e, per questa via, di avere un’inflazione ancora più bassa e una ripresa più lenta”. La situazione di stallo, favorita dall’andamento di Wall Street, ha dato vita ad una seduta piatta per listini del Vecchio Continente, probabilmente deluse dall’assenza di segnali espansivi da Francoforte.

  • Piazza Affari è l’unica ad aver chiuso in lieve rialzo: +0,25% a quota 19.820 punti.
  • In modesto calo Francoforte -0,23%. A Parigi -0,38, Lvmh chiude a +0,30%. Il colosso del lusso ha annunciato che farà causa a Tiffany che ha già citato in giudizio Arnault per aver deciso di ritirarsi dall’acquisto della gioielleria.
  • Madrid – 0,31%. Il Banco de Sabadell ha confermato i colloqui per un’eventuale fusione con il Bbva o con il Santander. 
  • Fuori dall’area euro Londra – 0,18%, ormai sull’orlo del divorzio con Bruxelles. E’ vicina l’ora delle decisioni per l’acquisto di Borsa italiana dal London Stock Exchange. Banca Intesa +0.61% è entrata nel consorzio Euronext/Cdp per proporre entro lunedì l’offerta a LSE. La valutazione oscilla tra 3,3 e 3,7 miliardi di euro, Londra ne chiede 4.

Poco mosso il mercato obbligazionario. Lo spread tra Btp e Bund si contrae a 144 punti base da 150. Il decennale tratta a 1,02%. 

Il listino principale di Piazza Affari è stato dominato da Banco Bpm, +7,24%, su cui si riaccende l’appetito in una prospettiva di ripresa del Risiko bancario. Hsbc ha alzato il target. Bene anche Mediobanca +4,14% e Bper +2,57%. Unicredit +1,28% nonostante Hsbc abbia tagliato il giudizio a Hold.Morgan Stanley consiglia di prendere in considerazione le banche europee, anche perché si sta avvicinando il momento in cui potranno tornare a pagare il dividendo. 

Sprint di Nexi +6,2%. Bloomberg dà in crescita la possibilità di una fusione con Sia. 

In grande evidenza Fiat Chrysler+3% premiata dal buy di Bank of America. La Maserati ha presentato mercoledì una nuova auto sportiva ad alte prestazioni. Mike Manley ha ribadito che i lavori per la fusione con Psa procedono secondo la tabella di marcia.

In fondo al listino Atlantia, in base a voci che vedono i negoziati con Cassa Depositi e Prestiti sul futuro di Autostrade per l’Italia sono di nuovo in salita.

Perdono A2a -1,71%; Exor -1,65%, Recordati -1,24%, Snam -1,37%.

La politica della Bce rassicura il secondario. Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 145 punti base (-2,9%) e il tasso del Btp chiude a 1,02%.

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