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Bce: Pil Eurozona +5% nel 2021, sale più del previsto l’inflazione

Imagoeconomica

Anche la Bce prevede un’impennata dell’inflazione nell’Eurozona, rivedendo al rialzo le proprie stime: 2,2% nel 2021, per poi stabilizzarsi all’1,7% nel 2022 e all’1,5% nel 2023. Ma soprattutto l’ultimo bollettino della Banca centrale europea conferma la solida ripresa dell’economia dell’area euro nei mesi estivi, che si tradurrà in una crescita annua del Pil comune in termini reali pari al 5% nel 2021, al 4,6% nel 2022 e al 2,1% nel 2023. La variante Delta non ha dunque impedito di rivedere al rialzo anche le stime sul Pil, che inizialmente nel 2021 era ipotizzato in crescita del 4,7% (sostanzialmente invariati invece 2022 e 2023). L’area euro, si legge nel rapporto, è andata “procedendo verso una forte crescita nel terzo trimestre e le informazioni più recenti indicano un ulteriore miglioramento dell’attività dell’area dell’euro nel secondo semestre del 2021. Nel medio periodo – prevede la Bce – ci si attende un deciso recupero dell’economia”.

La variante Delta e in generale le preoccupazioni sulla pandemia stanno però un po’ condizionando le previsioni nel breve periodo e in particolare per il mese di settembre: osservando la stima flash, l’Indice Ihs Markit Pmi Composito dell’Eurozona di settembre è calato notevolmente da 59.0 di agosto a 56.1 (minimo da 5 mesi), mostrando un ulteriore indebolimento del tasso di espansione rispetto al picco in 15 anni registrato a luglio. Anche se è rimasto sopra il livello 50 che separa la crescita dalla contrazione per il settimo mese consecutivo, l’indice è ben al di sotto della stima degli analisti a 58,5 punti. Il bollettino della Bce ha confezionato anche una overview sull’economia mondiale, osservando che nel complesso le prospettive di crescita dell’economia mondiale sono lievemente più favorevoli rispetto alle proiezioni precedenti, in primis per quanto riguarda il 2022.

Dopo un tasso di crescita previsto al 6,3% nel 2021, secondo le proiezioni il Pil mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) dovrebbe crescere del 4,5% nel 2022 e del 3,7% nel 2023. Il recupero dalla crisi su scala internazionale dovrebbe però confermarsi disomogeneo. “Le economie avanzate al di fuori dell’area dell’euro dovrebbero tornare ai propri andamenti pre-pandemia agli inizi del 2022, soprattutto trainate dagli Stati Uniti”, sostengono gli esperti di Francoforte.

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Categories: Finanza e Mercati