Dopo la Commissione Ue, il Parlamento Ue, la Bce e la Concorrenza, anche la vigilanza bancaria sarà nelle mani di una donna. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha nominato Claudia Buch a capo dell’Autorità di supervisione bancaria unica europea. La banchiera tedesca succederà ad Andrea Enria il cui mandato scade a fine 2023. La nomina dovrà essere confermata dal Parlamento e dal Consiglio Ue. Se daranno come probabile parere positivo, Buch entrerà in carica il 1° gennaio 2024 e guiderà la vigilanza per i prossimi 5 anni.
Dal 2014, anno in cui è stato creato, il Consiglio di Vigilanza è stato guidato prima da una francese, Danièle Nouy, e poi da un italiano, Enria appunto, entrato in carica nel gennaio del 2019. Adesso è arrivato il momento della Germania.
L’iter che ha portato alla nomina di Buch
Il 17 maggio, la Banca Centrale Europea ha pubblicato l’avviso per le candidature alla carica di presidente del Consiglio di vigilanza, invitando i candidati a presentare domanda entro il 23 giugno. Le audizioni informali dei due candidati preselezionati si sono svolte nel luglio 2023 davanti alla Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento Ue e le valutazioni sono state condivise con il Consiglio direttivo. Con un comunicato, la Bce precisa che la decisione è stata presa a scrutinio segreto con “una maggioranza” a favore della candidata tedesca. A contendere il ruolo di numero uno della vigilanza Bce a Buch c’era la spagnola Margarita Delgado. La Spagna potrebbe decidere ora di “consolarsi” con la presidenza della Bei, per cui è in corsa Daniele Franco.
Chi è Claudia Buch
Buch, 57 anni, dal 2014 è vicepresidente della Bundesbank ed è entrata nel consiglio di Vigilanza come rappresentante della banca centrale tedesca lo scorso 10 marzo al posto di Joachim Wuermeling. In precedenza ha lavorato come docente presso l’Università di Tubinga, è stata membro del Consiglio tedesco degli esperti economici, direttore scientifico presso Istituto di studi economici applicati e presidente del consiglio economico presso il Ministero federale dell’economia e della tecnologia.