Negli ultimi due mesi sono emerse “rinnovate pressioni” sui mercati l’eurozna deve affrontare “tre rischi chiave” che minacciano la stabilità finanziaria dell’area euro. Il primo è “un potenziale aggravamento della crisi sui debiti pubblici dei paesi dell’area euro“. E’ quanto scrive la Banca centrale europea nel suo ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria.
Il secondo grande fattore di rischio secondo la Bce sta nella “redditività delle banche, che può risultare minata dall’indebolimento della crescita economica e associarsi ad aumenti delle perdite su prestiti erogati e sulle attività in portafoglio”.
Il terzo rischio chiave riguarda sempre le banche e in particolare “il ritmo eccessivo di smobilizzo di attività” (deleveraging) a causa dei bruschi cambiamenti nel modello di business.
Previsioni poco incoraggianti arrivano oggi anche dal vice ministro dell’Economia italiano, Vittorio Grilli: “Fra novembre e dicembre la situazione era molto grave – ha ricordato -. Le vicende delle ultime settimane e degli ultimi giorni spero portino a tutti un messaggio importante: la situazione permane difficilissima in Europa e, quindi, anche nel nostro paese. Noi abbiamo tanto da fare per rinnovare il nostro sistema”.
Grilli ha sottolineato che l’Italia ha “tanti punti di forza per poter costruire ancora un modello vincente”, come è successo nel dopoguerra. Tra questi, il viceministro dell’Economia ha ricordato in particolare le imprese e la loro capacità di creare ricchezza e di essere competitive sui mercati.