La riforma del mercato del lavoro ha contribuito alla crescita dell’occupazione in Italia. A dirlo è il bollettino della Banca Centrale Europea, secondo cui l’aumento dei posti di lavoro in Italia sarebbe in linea con quello registrato nel resto dell’Eurozona. Per la Bce, però, è ancora presto per capire se questa crescita sia destinata a perdurare.
“La riforma del mercato del lavoro introdotta in Italia nel 2015 – si legge nel bollettino dell’istituto centrale – ha altresì contribuito al rinnovato dinamismo dell’occupazione nel paese negli ultimi trimestri”. Positivo, dunque, il giudizio sul Jobs Act varato dal governo di Matteo Renzi.
L’accelerazione dell’occupazione registrata negli ultimi quattro trimestri è stata, però, inferiore a quella fata segnare da Germania e Spagna, altri due Paesi che hanno varato delle grosse riforme del mercato del lavoro.
In ogni caso, come detto, “ad appena 12 trimestri dal recupero del Pil dell’area dopo la crisi, è ancora troppo presto per stabilire se la forte espansione recente dell’occupazione rimarrà verosimilmente una caratteristica di lungo periodo dei mercati del lavoro dell’area”, come chiarisce la Banca Centrale Europea.